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Seydou Sarr, l’attore di Io capitano: “I ragazzi italiani sono più fortunati di noi che rischiamo la vita”

Il protagonista di “Io capitano”, vincitore del Premio Mastroianni come miglior emergente a Venezia: “I ragazzi italiani devono sentirsi fortunati perché non rischiano la vita per viaggiare mentre alcuni coetanei sono costretti a farlo”.
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Seydou Sarr, la stella del momento. Il senegalese di 21 anni, protagonista del film "Io capitano" di Matteo Garrone, ha vinto il Premio Mastroianni come miglior attore emergente. Niente male per essere la prima volta sul set. La sua storia raccontata al Corriere della Sera: "Sognavo di diventare calciatore, poi sono andato a Thiès, a un'ora e mezza da Dakar, per fare il primo provino per il film e mi hanno chiamato".

Le parole di Seydou Sarr

Il film "Io Capitano" è un film che parla di ingiustizia, che mette sul tavolo la questione dei diritti umani attraverso una storia di speranza, di ragazzi che rischiano la vita per viaggiare e cercare un futuro migliore: "Avendo vissuto l’esperienza grazie al film penso che dobbiamo tutti fare uno sforzo per garantire gli stessi diritti umani alle persone: i giovani europei possono andare dove vogliono, al massimo serve un visto oltre a un biglietto, noi rischiamo la vita". E il messaggio ai ragazzi italiani:

Di essere consapevoli di avere la fortuna di non dover mettere a rischio la vita per avere il diritto viaggiare. Per noi non è così, il film mostra esattamente cosa succede nel deserto e nel mare ai migranti. I loro sogni, gli orrori che affrontano.

Una scena da "Io Capitano".
Una scena da "Io Capitano".

Matteo Garrone ha vinto il Leone d'Argento

Un film importante per questa 80esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Matteo Garrone è stato premiato con il Leone d'Argento per la Miglior Regia: "Questo premio sarà di grande aiuto per il film", ha spiegato durante il discorso di accettazione, "gli darà la possibilità di avere un pubblico più ampio". Il regista ha poi citato i protagonisti del suo film: "Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto. Ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l'ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione. Sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e spiritualità". 

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