Pino Insegno e il numero di Michela Andreozzi dato all’ultra laziale Diabolik: cosa sappiamo finora

In un'inchiesta pubblicata sul Domani, il giornalista Nello Trocchia parla del rapporto tra Pino Insegno e Fabrizio "Diabolik" Piscitelli, leader degli Irriducibili della Lazio ucciso nel 2019. Tra i messaggi, uno in particolare riguarda Michela Andreozzi: il conduttore avrebbe inviato a Piscitelli il numero dell'attrice, dopo che quest’ultima aveva ironizzato sulla Lazio in tv.
Nel frattempo, anche il legale della famiglia Piscitelli Tiziana Siano è intervenuta sul caso, riferendo che le chat private diffuse sono state dichiarate inutilizzabili dalla Corte d'Assise di Roma.
Il legame tra Insegno e Diabolik: cosa c'entra Michela Andreozzi
Nell'inchiesta in questione, Nello Trocchia parla di un legame solido tra Insegno e Diabolik, testimoniato da contatti in comune, inviti a teatro e messaggi privati. Uno dei nodi principali, però, riguarda il coinvolgimento di Michela Andreozzi: a febbraio 2019, Insegno avrebbe inviato a Piscitelli il numero dell’attrice dopo una sua battuta sulla Lazio in tv. Da lì partì una campagna di insulti e minacce contro di lei, con il narco-ultrà che incitava i suoi sodali a “distruggerla”. La shit-storm prese una piega tale da spingerla, al tempo, a scusarsi pubblicamente.

Contattato dal Domani, Insegno avrebbe riferito di non poter rilasciare interviste senza l’autorizzazione della Rai ma, come si legge tra le righe dell'articolo di Trocchia, "prima di riattaccare aveva spiegato la presenza del contatto di Piscitelli nella sua rubrica", dicendo: "Fabrizio era un amico". Sul caso di Andreozzi, invece, avrebbe ribadito di non poter rilasciare dichiarazioni.
La reazione dell'attrice
Dopo la pubblicazione dell'articolo, Michela Andreozzi ha raccontato al Domani di aver ricevuto in quei giorni una telefonata dallo stesso Piscitelli. Una chiamata con toni minacciosi che, a suo dire, segnò l’inizio di settimane di una pesante campagna d’odio sui social. “Sono stata costretta a chiudere il mio profilo Twitter e a chiedere pubblicamente scusa per paura”, le parole. Sul coinvolgimento di Insegno, si è dichiarata sorpresa, parlando di lui come “un collega che conosco da oltre trent’anni”. Adesso, valuterà di agire nelle sedi opportune.