Pilar Fogliati: “Non sono sposata e non ho figli, oggi una donna è libera di scegliere”

Pilar Fogliati, protagonista del nuovo numero di Vanity Fair, parla con gratitudine del percorso delle donne che l'hanno preceduta, con la consapevolezza che le sue libertà attuali sono frutto di battaglie non sue: "Siamo il risultato di ciò che le nostre madri hanno imparato o subìto dalle nostre nonne. È per loro che oggi faccio l’attrice, non sono sposata, non ho figli, non so se vorrò averli. Sì, c’è ancora chi mi giudica, ma posso disporre di diritti per cui non ho lottato, e nel mio futuro ne vedo tanti altri da rivendicare". L'attrice è sulla cresta dell'onda grazie al grande successo di Follemente, film che ha battuto il record d'incassi di Perfetti sconosciuti, entrambi diretti da Paolo Genovese; ma ha anche debuttato alla regia con Romantiche, che le è valso il Nastro d'argento.
"Le nuove generazioni sono migliori di noi"
Pilar Fogliati riflette sul presente con lucidità, offrendo uno sguardo sincero sulla sua generazione e sulle nuove generazioni:
In molte cose sono migliori di noi. Non ragionano più in termini di giusto o sbagliato: tutto è accettabile, se serve a esprimere la propria libertà. Credo davvero che i giovani uomini oggi si pongano molte più domande rispetto al passato. Scardinare il patriarcato richiede tempo. […] Quando ero più giovane ho avuto la sensazione di vivere relazioni non sane. Mai violente, ma c'era qualcosa che non funzionava. È capitato che un ex mi dicesse: ‘Ti aspetto sotto casa, voglio vedere con chi torni'.
"Siamo la generazione del ‘se ci sposeremo, lo faremo tardi, del se avremo figli, li avremo tardi'", afferma Fogliati sui suoi coetanei. "Abbiamo capito l'importanza della salute mentale. Che non si deve stare in coppia per forza. Che una famiglia può avere qualsiasi forma. Che si può fare un figlio da soli. E che se non lo si fa, ci si può realizzare in mille altri modi. Tutto questo l'abbiamo capito, ma la pressione la sentiamo ancora".

"La politica non si fa dicendo alle donne: fate i figli"
Sul tema politico, l'attrice è netta: "La politica non si fa dicendo alle donne ‘dovete avere figli'. Si fa garantendo la libertà di scegliere se averli o no". E aggiunge: "Lo Stato dovrebbe preoccuparsi solo di una cosa: che vengano rispettati i diritti fondamentali di ogni persona". Con fermezza, sottolinea l'assurdità di alcune discussioni contemporanee: "Nel 2024 ci siamo ritrovati a discutere di aborto, ed è assurdo. La politica non dovrebbe nemmeno avvicinarsi al corpo delle donne". E sulla maternità:
Sui figli non ho ancora una risposta chiara. Ma la pressione più forte, sinceramente, è quella che mi metto da sola. Alla battuta della zia a Natale, rido. Ma so che, sotto sotto, non ne sono immune. Non è colpa mia, forse. Sono retaggi che mi porto dietro. Quello che ho capito è che ognuno ha il suo ritmo, la sua storia.
La vita privata e sentimentale
Pilar Fogliati parla anche della sua vita privata e sentimentale: "Sono fidanzata da cinque anni con Severiano Recchi. È di Roma, e non fa parte del mondo dello spettacolo. Il mio lavoro, certo, mette alla prova i rapporti. Alla fine è sempre questo il dilemma: come stare bene in una relazione nel tempo. È la domanda eterna degli esseri umani". Chiude con un'immagine potente: "Ormai faccio questo lavoro da otto anni ed è bello vedere questi nuovi movimenti che crescono. Penso al Quarto Stato di Pellizza da Volpedo: mi immagino tutte noi, donne, che camminiamo insieme". L'intervista completa, firmata da Stefania Saltalamacchia, sarà disponibile sul numero di Vanity Fair in edicola dal 23 aprile.