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Festival di Sanremo 2024

Pasquale Palma: “Non mi è piaciuta la reazione di Geolier tornato a Napoli, rischia l’odio da stadio”

Il comico di Mad in Italy commenta il ritorno a casa di Geolier: “È stato un signore a non reagire alle provocazioni in sala stampa, ma se ora fa pure lui così aziona un po’ il match da stadio. Non è napoletani contro resto del mondo”.
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Pasquale Palma, il comico che è in scena nel cast di Mad In Italy su Rai2 col personaggio di Gaetano J. Filangieri, il napoletano che dice le cose ovvie su Napoli, non le manda a dire. In una intervista con Giulia Sorrentino per Mowmag, il comico ha commentato il secondo posto di Geolier al Festival di Sanremo e la vittoria di Angelina Mango, puntando il dito sul fatto che "fa hype essere napoletano". Sui fischi a Geolier: "Non è stato fischiato perché è napoletano, credo che sia stato fischiato perché il pubblico non riteneva giusta quella classifica. Ma è successo anche a tanti altri in passato. Forse il fatto che un ragazzo di ventitré anni ha tutto questo successo a qualcuno non fa piacere". E la reazione dell'artista tornato a casa"È stato un signore in sala stampa. Ora se fa pure lui così, aziona il match da stadio". 

Le parole di Pasquale Palma

Nell'intervista, Pasquale Palma rilascia una serie di considerazioni interessanti sull'essere napoletano e sul vittimismo napoletano: "Il problema è che oggi va di moda essere napoletano. Vent'anni fa, quando Nino D'Angelo andava a Sanremo, non era così gradito, perché non faceva hype ai tempi. Nino D'Angelo andava a Sanremo e poi quando era ospite a Domenica In mi ricordo benissimo che mettevano i sottotitoli. Lì forse potevamo dire che l'avevano con i napoletani, ma oggi questo vittimismo io, che sono napoletano, non lo sopporto proprio. Semmai è il contrario, cioè Angelina Mango che, non essendo napoletana, fa la figa a fare Napoli".

La reazione di Geolier

Anche Pasquale Palma ha visto un Geolier a due facce: "Mi è piaciuto molto il modo con il quale Geolier si è fatto scivolare addosso le critiche nella settimana sanremese. A parte le motivazioni è comunque brutto e sbagliato fischiare un artista, soprattutto se è un ragazzo di ventitré anni. Il dissenso è una cosa, l’educazione un’altra. Mi è piaciuto il suo non reagire da signore anche alle provocazioni in sala stampa. Ora se fa pure lui così aziona un po’ il match da stadio, cosa che odio. Questo è quello che non bisognerebbe fare. Facendo così si creano delle fazioni di ultrà divisive che non fanno bene a nessuno. Napoletani contro resto del mondo. Una roba fuori dal tempo".

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