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“Oddio Ciro, dove?”, Sandra Milo: “Uno stupido scherzo”, cosa accadde e perché non volle più parlarne

Lo scherzo telefonico a Sandra Milo dell’8 gennaio del 1990 è ricordato come uno dei primi meme della Tv. Una vicenda storica senza un responsabile: si sa da dove partì la telefonata e che la donna fornì un nome falso. Le ultime parole di Sandra Milo nel 2020: “Mai ricevute nemmeno le scuse”.
A cura di Andrea Parrella
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Non solo diva del cinema e icona eterna, Sandra Milo è stata anche uno dei primi meme della televisione italiana a posteriori. L'attrice e volto televisivo, scomparsa il 29 gennaio 2024 all'età di 90 anni, finì incolpevolmente vittima di un atroce scherzo telefonico che generò la reazione disperata di Milo che, apprendendo di un presunto incidente di suo figlio, scoppiò in lacrime gridando l'indimenticabile frase "oddio Ciro, dove?", prima di abbandonare lo studio in diretta. Ma cosa accadde davvero quel pomeriggio?

Lo scherzo telefonico a Sandra Milo dell'8 gennaio 1990

È lunedì 8 gennaio 1990, durante una puntata della trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa”, che Milo conduceva in quella stagione televisiva tutti i pomeriggi su Rai2, la conduttrice accolse in studio la telefonata di una spettatrice che la allarmò così: "Sandra, ma che ci fai lì? Ma non sai che tuo figlio Ciro è stato ricoverato gravissimo al San Giovanni? Ha avuto un incidente". Milo inizialmente non comprende cosa stia accadendo, guarda in camera chiedendo di chi stia parlando, prima che prorompesse in un pianto disperato gridando "È grave, chi? Ciro? Ciro, Ciro…". Quindi l'uscita di corsa dallo studio, dove lasciò i tre ospiti interdetti, Alessandro Gassman, Tina Lagostena Bassi e Francesca D’Aloja.

Lo scherzo si rivelò come tale nelle ore successive e Sandra Milo tornò in trasmissione il giorno dopo. "Non riesco ancora a razionalizzare quanto è accaduto e ad esprimere i sentimenti che provo nei confronti di quella persona. Sono una donna molto vulnerabile e forse la telefonata non è arrivata a me per caso. Però credo che se fosse accaduto a Pippo Baudo o Enrica Bonaccorti la reazione sarebbe stata la stessa".

La reazione della Rai dopo lo scherzo

Recuperando le agenzie del tempo, la direzione di Rai2 subito dopo l'accaduto aveva pubblicato una nota in cui sottolineava che "la polizia è stata immediatamente chiamata dalla redazione del programma e già alle 16 del giorno stesso (il programma andava in onda alle 14.45, ndr) erano stati forniti alle competenti autorità tutti i particolari conosciuti dell'episodio". Il giorno dopo la curatrice del programma aveva quindi presentato un esposto alle autorità. Ne erano quindi seguite delle indagini per reato di molestie inizialmente contro ignoti.

Le ultime parole di Sandra Milo: "Mai ricevute delle scuse"

La vicenda, negli anni, è finita negli archivi della memoria, di rado rispolverata. Anche Sandra Milo ne ha sempre parlato malvolentieri e l'ultima volta lo aveva fatto attraverso un commento sui social a un post dell'account Prossimi Congiunti risalente al 2020, in cui si parlava della vicenda: "Nessun retroscena. Uno stupido scherzo fatto da una delle 25 dipendenti degli uffici di un famoso bar di via del Corso in Roma,, chiuso ormai da anni, e nessuna di loro confessò mai né chiese scusa ma la telefonata (rintracciata dai centralini) partì da lì. Non voglio più parlarne. Grazie".

La donna che chiamò fornì un nome falso

In effetti emerse che, come tutte le persone che chiamano in studio, anche la signora autrice dello scherzo lascia il suo nome, Maria Ramondino, che però non corrisponde a nessuna persona legata al numero telefonico, che invece si riferisce all'ufficio di un magazzino della ditta Alemagna, che opera nel centro di Roma. Gli impiegati e la direzione dell'azienda non commentano e risulta impossibile identificare la persona specifica che ha chiesto di intervenire. La donna, stando a quanto emerso, aveva chiesto di parlare in trasmissione per fare una domanda: “Voglio chiedere alla signora Milo perché non si è più risposata dopo il divorzio”.

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