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Nanni Moretti alza la voce su Gaza, le parole a Netanyahu: “Quanti palestinesi devono morire prima che la smetta?”

Nanni Moretti indignato per i fatti di Gaza, il regista scrive sui social parole ferme accompagnate a una foto del premier israeliano Benjamin Netanyahu, per intervenire nel dibattito su Gaza.
A cura di Andrea Parrella
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"Ma quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto e finalmente la smetta?”. È Nanni Moretti a scrivere queste parole accompagnate a una foto del premier israeliano Benjamin Netanyahu, per intervenire nel dibattito su Gaza. Il regista romano ha pubblicato su Instagram il post di  condanna al governo di Israele dopo il peggioramento ulteriore della situazione nella Striscia di Gaza, con il nuovo raid che ha colpito la scuola Fahmi Aljarjaoui che era diventata nei mesi scorsi un rifugio per gli sfollati che da mesi scappano dai bombardamenti.

Le parole di Nanni Moretti

Nanni Moretti alza la voce su un tema che è sempre più centrale nel dibattito pubblico e sul quale va uniformandosi il sentimento di condanna comune nei confronti delle azioni del governo, dopo che nei mesi scorsi l'opinione pubblica si era sostanzialmente spaccata su quanto sta accadendo nella striscia di Gaza. Dopo che nelle scorse settimane c'è stata una chiara presa di posizione da parte di molti artisti nel corso della serata dei David, con diversi discorsi sul palco segnati da una dura presa di posizione sul tema, Moretti si aggiunge alle personalità del mondo della cultura che hanno chiesto una presa di posizione da parte della comunità internazionale.

L'Idf annuncia un nuovo attacco senza precedenti

La situazione a Gaza, intanto, sembra andare verso un progressivo peggioramento. Un nuovo imponente attacco militare israeliano è stato annunciato nelle scorse ore dall’Idf che ha chiesto alla popolazione di Khan Younis di evacuare immediatamente tutta la zona nel sud dell’enclave palestinese. Il portavoce dell'Idf in lingua araba ha intimato ai residenti dei quartieri di al-Qarara, Bani Suheila e Abasan di evacuare verso la zona di al-Mawasi, a ovest, in vista di un'operazione militare "senza precedenti".

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