video suggerito
video suggerito

Leopoldo Mastelloni: “Rimango ancora in ospedale dopo l’ictus. Parlo e cammino, farò riabilitazione”

Leopoldo Mastelloni è ancora ricoverato in ospedale dopo l’ictus che l’ha colpito lo scorso 6 agosto. “Sto bene, sono stato fortunato. Parlo e cammino, ho solo qualche problema al polso sinistro”, ha raccontato. E sul giorno in cui si è sentito male: “Sono caduto a terra e non riuscivo ad alzarmi”.
A cura di Elisabetta Murina
2 CONDIVISIONI
Immagine

Leopoldo Mastelloni è ancora ricoverato in ospedale dopo l'ictus che l'ha colpito lo scorso 6 agosto. Il noto attore napoletano, 80 anni compiuti a luglio, aveva spiegato sui social di trovarsi nel reparto di neurologia e di sperare che "tutto si risolva al più presto". A distanza di qualche giorno, ha fatto sapere di essere "fortunato" e in attesa di iniziare la riabilitazione, senza nessuna fretta di tornare a casa a Roma.

"Sono caduto, non riuscivo ad alzarmi", il racconto di Mastelloni

"Mi girava la testa, poi sono caduto a terra e non riuscivo a rialzarmi", ha raccontato Leopoldo Mastelloni al Corriere della Sera, spiegando come si è sentito male. L'attore è poi riuscito a chiamare il 118 ed è stato subito ricoverato in ospedale, dove si trova ancora adesso. "Sto bene, sono stato fortunato, o almeno lo spero", ha spiegato, così come aveva fatto sapere in un post sui social. Al momento non sa quando verrà dimesso, ma precisa di non avere alcun a fretta: "Da qua non mi muovo, voglio fare la riabilitazione fatta bene, a casa sto da solo e non ho nessuno che mi aiuta".

Come sta l'attore dopo l'ictus

Mastelloni ha fatto sapere di stare bene e di essere in via di ripresa: presto inizierà il percorso di riabilitazione e gli esiti dell'ictus non sembrano essere gravi. "So solo che cammino, parlo, ho qualche problema al polso sinistro e posso ancora avere qualche sbandamento", ha spiegato a proposito di come si sente ora. Sono diversi i colleghi del mondo dello spettacolo e amici ad averlo chiamato dopo che la notizia del suo malore si è diffusa rapidamente, tra chi sente sempre e chi invece l'ha contattato solamente in questa occasione. Una modalità, quest'ultima, che un po' lo infastidisce: "Non si fanno sentire per anni, poi mi chiamano e mi chiedono ‘Ma che ti è successo?'". 

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views