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Lasciare la Rai e restarci, da Maggioni che si dimette ai casi di Marzullo e Iacona: in pensione ma in Tv

Monica Maggioni si è dimessa da dipendente ma continuerà a condurre programmi di informazione in Rai per almeno altri cinque anni. Negli ultimi anni diversi nomi di spicco della Rai hanno proseguito il rapporto con l’azienda anche dopo la pensione, ma quello di Maggioni è un caso isolato.
A cura di Ilaria Costabile
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Le dimissioni di Monica Maggioni dalla Rai e il conseguente accordo firmato con l'emittente, che le consente di continuare a condurre i suoi programmi, non rappresentano un unicum in azienda. Non è la prima volta, infatti, che si verifica una situazione simile, grandi nomi della tv pubblica hanno deciso di continuare la loro carriera da esterni.

Chi si è dimesso dalla Rai, ma continua a condurre i programmi

Tra i casi recenti quello di Riccardo Iacona, giornalista e conduttore di Presa Diretta su Rai3, che ha continuato a condurre e lavorare al programma di inchiesta giornalistica sulla terza rete della Rai, in onda da quasi vent'anni, anche dopo la sopraggiunta età della pensione. Anche un altro volto assai noto della televisione, Gigi Marzullo, non è più dipendente da cinque anni ma ha continuato a condurre i suoi programmi in terza serata come Cinematografo e Sottovoce. Stesso discorso vale per Bruno Vespa che continua a tenere le redini del suo Porta a Porta, a cui si è aggiunto anche Cinque Minuti, la striscia quotidiana post Tg. Nel caso di Marzullo il giornalista ha raccontato in una recente intervista al Messaggero, di essere giunto alla pensione nel 2020 e di aver firmato solo allora un contratto di collaborazione:

Ho rinunciato a 500 giorni di ferie, che l'azienda non mi ha pagato, e il primo anno da esterno ho lavorato gratis perché voglio farlo fino al giorno della mia morte. Mi piace troppo, anche se i guadagni adesso sono quello che sono.

Perché dimettersi prima della pensione

Anche Monica Maggioni, considerando i 33 anni di servizio e 61 anni d'età, potrebbe rientrare nel range dei dipendenti in età prossima alla pensione, per cui la scelta di svincolarsi da dipendente dell'azienda potrebbe rispondere all'esigenza di continuare a condurre i programmi di informazione che le sono stati affidati, rinunciando però a incarichi dirigenziali che, infatti, spettano a chi è interno alla Rai. Ovviamente ci sono differenze tra le varie tipologie di contratto stipulate dai nomi su citati e l'azienda, che prevedono anche diversi accordi sindacali o trattative singole, soprattutto se si tratta di personalità che all'interno dell'emittente godono di una certa anzianità di servizio. Al momento si tratta di ipotesi, che però andrebbero ad avvalorare il desiderio da parte della giornalista di continuare a dedicarsi alla divulgazione e all'informazione.

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