La figlia di Mario Adinolfi in ospedale: “Veglio su di lei, i disturbi alimentari sono una tragedia silenziosa”

La figlia di Mario Adinolfi in ospedale. Con un post pubblicato sui social, il giornalista e opinionista ha fatto sapere che Clara è ricoverata per disturbi alimentari. "Ora è al sicuro, nelle mani di medici capaci che conoscono la sua storia. Supereremo insieme anche questa crisi", ha scritto. Il problema di salute della figlia cade in un giorno significativo per l'ex naufrago dell'Isola dei famosi, quello in cui diversi anni fa la sorella Ielma si tolse la vita a 22 anni.
La figlia di Mario Adinolfi in ospedale, il racconto
Sul suo profilo Instagram, Mario Adinolfi ha pubblicato uno scatto dall'ospedale e ha raccontato che la figlia Clara è ricoverata. Il giornalista le è rimasto accanto per tutto il tempo, dandosi il cambio con la madre, senza lasciarla sola neanche un attimo. "L'ho vegliata tutta la notte. Ora è al sicuro, nelle mani di medici capaci che conoscono la sua storia. Supereremo insieme anche questa ennesima crisi", ha scritto. La 16enne, come ha raccontato l'ex naufrago, soffre di disturbi alimentari e non è la prima volta che viene ricoverata. "Le sue condizioni sono monitorate. I disturbi del comportamento alimentare e più in generale i disturbi psichici di giovani, giovanissimi e adolescenti sono la tragedia silenziosa del nostro tempo", ha spiegato Adinolfi.
Il ricordo della sorella Ielma, suicida a 22 anni
Il giorno in cui Clara è stata ricoverata non è casuale per Mario Adinolfi. Nella notte tra il 5 e il 6 ottobre di diversi anni fa, la sorella Ielma si tolse la vita a 22 anni lanciandosi dalla finestra di casa. "La mia povera madre riuscì ad afferrarne solo un lembo della veste da camera. Passai la notte a lavare dall’asfalto sangue, materia cerebrale, frammenti di cranio affogando nelle lacrime", ha ricordato il giornalista. La prima volta che ha condiviso la storia del suo passato è stato all'Isola dei Famosi. "La aiuterà zia Ielma che dal cielo veglia su entrambi e soprattutto su di me quando sono tentato dalla disperazione per l’enormità del dolore che a cicli ritmati s’abbatte su ciò che resta della mia sterminata famiglia", ha poi concluso.