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Kylie Jenner: “Famosa sin da bambina, cerco di non pensare alla responsabilità che ne deriva”

È la ragazza più influente al mondo: il suo profilo social è seguito da 380 milioni di individui. Un numero esorbitante, ma non per lei, che è cresciuta a pane e riflettori. “La fama è arrivata presto nella mia vita, non posso stabilire un vero prima o un dopo: è sempre stato così”, spiega a Vanity Fair.
A cura di Giulia Turco
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Kylie Jenner si racconta in un’intervista esclusiva a Vanity Fair. Ha solo 25 anni, ma è la donna più influente al mondo sui social e insieme alla sua famiglia ha creato un vero e proprio brand, tutto al femminile. Dal rapporto con la mamma Kris a quello con le sorelle Kourtney, Kim, Khloé e Kendall: una generazione di donne che ha rivoluzionato i canoni di bellezza e che oggi detiene un giro d’affari multimilionario.

La gestione della fama arrivata a soli 9 anni

Dati alla mano, è la ragazza più influente al mondo: il suo profilo social è seguito da 380 milioni di individui. Un numero esorbitante, ma non per lei, che è cresciuta a pane e riflettori. “Sono cresciuta sotto ai riflettori televisivi da quando avevi 9 anni, per me è sempre stato naturale”, spiega a Vanity Fair. “La notorietà, l’esposizione non hanno mai ostacolato la mia personalità. La fama è arrivata presto nella mia vita, posso dire che è arrivata naturalmente perché non posso stabilire un vero prima o un dopo: è sempre stato così”, aggiunge. Il peso della fama porta con sé anche una certa responsabilità. “Cerco di non pensarci”, riflette. “Fin da bambina ho capito di esercitare una grande influenza: mi tingevo i capelli in un certo modo e poi quando incontravo il pubblico, con le mie sorelle, vedevo tante donne con le pettinature identiche alla mia. Quello che faccio, quindi, è semplice: mi sforzo di diventare un’ispirazione positiva, cerco di rimanere autentica, di non tradirmi mai”.

La depressione post parto vissuta due volte

Ha solo 25 anni ma è anche già mamma di due bambini, la prima di quattro anni, Stormi, e il secondogenito inizialmente chiamato Wolf, al quale solo di recente ha deciso di cambiare nome. L’imprenditrice non ha mai nascosto di aver affrontato, al termine di entrambe le gravidanze, un periodo emotivamente molto difficile legato alla depressione post parto. “Io li ho vissuto quegli episodi, due volte. La prima è stata difficilissima, la seconda più gestibile”, spiega a Vanity Fair. "A tutte direi di non pensare troppo e di vivere fino in fondo tutte le emozioni di quel momento. Restate dentro a quel momento anche se è doloroso”, continua. “In quegli istanti pensi che non passerà mai, che il tuo corpo non tornerà più quello di prima, che non sarai più la stessa. Non è vero: gli ormoni, le emozioni, in quella fase sono molto, molto più potenti e grandi di te”.

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