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Kevin Spacey sulle accuse per molestie: “Non ho vissuto in una grotta, la mia vita è andata avanti”

Kevin Spacey, a Torino come docente di una masterclass al Museo del Cinema, ha dichiarato che nonostante le accuse di molestie di questi anni, la sua vita non si è mai fermata.
A cura di Ilaria Costabile
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Kevin Spacey è in Italia, invitato dal Museo del Cinema di Torino per tenere una masterclass e ricevere anche il premio Stella della Mole. Un invito che arriva dopo il suo ritorno sul grande schermo con il film diretto da Franco Nero, che lo ha voluto come protagonista, che ha ridato il via alla sua carriera, visto che altri sono i progetti a cui prenderà parte. Ma l'attore parlando in una ristretta conferenza stampa ha corretto chi ha parlato di "ripartenza" dopo un periodo particolarmente difficile, dovuto alle accuse di molestie, dichiarando di aver condotto la sua vita senza mai nascondersi.

La parole di Kevin Spacey

Delle accuse di molestie che gravano sul suo capo, però, il divo non parla. Proprio in questi giorni di permanenza a Torino si è dovuto collegare con l’udienza davanti al giudice della Southwark Crown Court di Londra, per dichiararsi non colpevole rispetto ai capi d'accusa contestatigli. A questo proposito, viste le recenti assoluzioni, Spacey dichiara:

Non chiamatela ripartenza. La mia vita è andata avanti. Non mi sono mai nascosto, non ho vissuto in una grotta. Sono andato al ristorante, ho visto amici, incontrato persone, anche lavorato. Sono grato a Franco Nero che mi ha voluto nel suo film L’uomo che disegnò Dio, per il gesto ancora prima che per la parte.

La carriera di Kevin Spacey dopo le accuse di molestie

Eppure, almeno dal punto di vista lavorativo, la sua vita è drasticamente cambiata. Da protagonista di serie di successo come "House of Cards" e film come "Tutti i soldi del mondo" di Ridley Scott, poi completamente rigirato con un nuovo attore, Kevin Spacey si è visto ostracizzato da Hollywood a causa delle accuse di molestie che in questi anni gli sono piovute addosso. La prima, del 2017, rivoltagli da Anthony Rapp ha visto la sua risoluzione qualche mese fa, con l'assoluzione. Delle altre cause, alcune sono state archiviate, altre sono in corso, come quella che avanzata da un uomo per ripetuti episodi di molestie verificatisi tra il 2001 e il 2004.

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