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Kevin Spacey prosciolto, non ha molestato Anthony Rapp

Una giuria ha stabilito che Kevin Spacey non fu responsabile per l’aggressione nei confronti dell’attore Anthony Rapp.
A cura di Andrea Parrella
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Arriva una svolta nel caso Kevin Spacey. L'attore è stato infatti prosciolto dalle accuse di aggressione nei confronti dell'attore Anthony Rapp, Una giuria ha stabilito che Kevin Spacey non fu responsabile per l’aggressione nei confronti dell’attore Anthony Rapp, nel corso di un processo civile a New York che vedeva Spacey accusato di molestie sessuali. Si tratta di uno dei casi giudiziari più eclatanti degli ultimi anni, che ha contribuito ad ingrossare il dibattito sul movimento #MeToo nel 2017. Da allora Spacey la carriera e la reputazione di Spacey ne sono uscite letteralmente stravolte, con l'attore che ha perso la quasi totalità degli ingaggi ed è diventato un simbolo negativo.

Era il 2017 quando l'attore Anthony Rapp aveva accusato pubblicamente Spacey di essergli saltato addosso durante una festa nel 1986. Al tempo della presunta molestia, Rapp aveva 14 anni e Spacey 26. L'attore aveva respinto le accuse e i suoi avvocati avevano accusato Rapp di essersi inventato l’intera vicenda, sostenendo sostanzialmente che Rapp fosse geloso del maggiore successo del loro cliente.

Il verdetto della giuria

Nel dettaglio, una giuria di New York ha concluso che all’epoca Spacey non sia colpevole di aver toccato parti intime di Rapp. Tra gli elementi che avevano alimentato l'enorme polverone mediatico, il comunicato diffuso da Spacey a seguito delle pubbliche accuse di Rapp (aveva raccontato la propria versione dei fatti al sito BuzzFeed News) con il quale si scusava per la vicenda e, per la prima volta, dichiarava pubblicamente di essere gay. Comunicato del quale, nel corso del processo iniziato a seguito della denuncia effettuata da Rapp nel 2020, Spacey si era pentito, dichiarando che non avrebbe mai fatto nulla per danneggiare la comunità gay. È di pochi giorni fa la dichiarazione in cui l'attore spiegava perché non avesse dichiarato pubblicamente la sua omosessualità prima: "Mio padre era un suprematista bianco e un neonazista […] Non ho mai parlato pubblicamente di queste cose. Sono cresciuto in una famiglia dalle dinamiche particolari".

L'impianto accusatorio di Rapp verteva su tre binari: violenza, aggressione e causa intenzionale di stress psicologico. Il giudice aveva respinto l’accusa di violenza e in seguito quella legata allo stress psicologico, mentre era rimasta in piedi l’accusa di aggressione. Rapp aveva presentato le proprie accuse grazie al Child Victims Act. Questa legge del 2019 dello Stato di New York rende temporaneamente ammissibili vecchie accuse di molestie nonostante il decorso dei tempi della prescrizione.

Le altre accuse ai danni di Kevin Spacey

Altre vicende giudiziarie vedono coinvolto Kevin Spacey. Nel Regno Unito l’attore è accusato di violenza sessuale nei confronti di tre uomini. Violenze delle quali, lo scorso luglio Spacey si è dichiarato non colpevole.

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