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“Je song ‘na bukki*a”: la provocazione sulla maglietta di Elodie che ha fatto impazzire Napoli

Elodie sceglie Napoli per i suoi 35 anni e si presenta con una maglietta che sfoggia un insulto in dialetto partenopeo. La frase “Je song ‘na bukki*a” fa esplodere i social e manda in delirio i fan.
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Napoli in delirio per Elodie. La cantante ha scelto proprio la città partenopea per festeggiare il suo 35° compleanno, presentandosi alla NSS EDICOLA per un atteso incontro con i fan a San Pasquale a Chiaia. Ma ad accendere l'entusiasmo della folla non è stata solo la sua presenza: a catalizzare l'attenzione è stata la maglietta indossata dall'artista, con una scritta in dialetto napoletano che ha fatto immediatamente il giro dei social.

"Je song ‘na bukki*a": cosa vuol dire l'espressione dialettale

"Je song ‘na bukki*a" è la frase provocatoria stampata sulla t-shirt scelta da Elodie per l'occasione. Un'espressione colorita del dialetto partenopeo che letteralmente potrebbe tradursi come "Sono una persona molto furba", ma che nella cultura napoletana assume sfumature molto più complesse. Il termine nel gergo napoletano può essere associato e usato anche con una sfumatura di autodenigrazione ironica, tipica dell'umorismo partenopeo, ma anche come dichiarazione di determinazione: chi si definisce "bukki*a" sta essenzialmente dicendo che non la farà passare tanto liscia a nessuno.

Dopo il "Si na pret" di Rose Villain, il "Je song na bukki*a" di Elodie

È la seconda volta che una super star nazionale decide in qualche modo di omaggiare la cultura napoletana. Era già successo con Rose Villain, sebbene in circostanze molto diverse, al Festival di Sanremo. Quando le hanno urlato "Si na pret" dal pubblico del Teatro Ariston, quel "complimento" è diventato immediatamente virale al punto che sin dal giorno dopo Rose Villain ha deciso di indossare una maglietta proprio con quella locuzione. Quanto a Elodie, scegliere Napoli per festeggiare il proprio compleanno e presentarsi con un messaggio così culturalmente urban e radicato nella cultura locale si è rivelata sicuramente una scelta strategica vincente.

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