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Il processo di Johnny Depp contro Amber Heard

Il processo Depp-Heard giunto alle fasi finali, la sentenza arriverà la prossima settimana

Il processo Johnny Depp-Amber Heard è ormai giunto alle fasi finali con gli avvocati delle rispettive parti che hanno pronunciato le loro arringhe conclusive, da due ore ciascuno. La sentenza arriverà martedì.
A cura di Ilaria Costabile
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La giornata di venerdì 27 maggio è quella conclusiva per il processo Johnny Depp contro Amber Heard, durante la quale gli avvocati delle rispettive parti hanno avuto modo di esplicitare alla giuria presente in aula le conclusioni maturate dopo più di un mese di deposizioni. La sentenza si avrà martedì, con la quale si deciderà se le parole utilizzate dall'attrice nel noto articolo per Washinghton Post abbiano leso o meno la reputazione del divo di Hollywood che, quindi, chiede di essere riabilitato.

La chiusura dell'avvocato di Amber Heard

Due modalità di difesa diverse, con delle argomentazioni altrettanto differenti che puntano a mettere in luce le falle difensive dell'una e dell'altra parte, è così che gli avvocati di Johnny Depp e Amber Heard cercano di conquistare la fiducia della giuria. Rottenborn, il legale dell'attrice di Aquaman, sottolinea nella sua arringa come sia pericoloso avallare un comportamento come quello portato in aula da Depp e il suo team, con il quale si nega l'esistenza di un abuso se non ci sono prove a supportarlo. "Un abuso non deve essere necessariamente fisico" spiega l'avvocato che aggiunge come ogni comportamento scomposto dell'attore, come quello mostrato nel video in cui sbatte le ante dei mobili in cucina, sia stato traumatico per l'allora ex moglie. L'avvocato ha poi ribadito che il compito della giuria non è stabilire se la sua assistita sia stata vittima di abusi o meno, quanto se le parole dai lei scritte sulla nota testata americana nel 2018 siano legittime o meno, dal momento che non si è mai parlato apertamente di violenza sessuale.

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L'arringa finale dei legali di Johnny Depp

Di contro, invece, gli avvocati di Johnny Depp puntano a mettere in luce le discrepanze tra ciò che è stato raccontato in aula con quello che è accaduto nella realtà. Benjamin Chew, che ha tenuto l'arringa finale, ha sottolineato come in questi mesi non ci sia stata nessuna donna che abbia denunciato comportamenti violenti di Depp nei suoi confronti, né prima né dopo il matrimonio con la Heard: "Questo è un MeToo senza MeToo" ha sentenziato il legale, a cui si è accodata anche Camille Vasquez, la quale sostiene che il vero obiettivo di Amber Heard sia sempre stato quello di rovinare il suo ex marito. I due avvocati hanno poi sostenuto che in questi mesi sono state portate prove con le quali hanno smentito, passo dopo passo, tutte le accuse mosse dall'attrice, mettendo in evidenza come invece sia stato l'attore ad essere stato vittima di abusi emotivi e violenze: dal dito mozzato alle feci sul letto, ai piani orchestrati dalla Heard per screditarlo. Anche le deposizioni in aula, secondo il team a sostegno di Depp, non erano altro che delle performance.

Quando ci sarà la sentenza

La sentenza è prevista per la prossima settimana, quando verosimilmente dopo la pausa di sabato e domenica, i giurati potrebbero aver preso la loro decisione in merito alla veridicità di quanto affermato da una delle due parti in causa. L'accusa di diffamazione parte da Johnny Depp nei confronti della ex moglie per una cifra di 50 milioni di dollari, davanti alla quale l'attrice ha risposto citandolo in giudizio e chiedendo 100 milioni di dollari.

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