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Emily Ratajkowski rivela: “Non recito più, mi facevano sentire un pezzo di carne giudicato da tutti”

Emily Ratajkowski ha rivelato di essersi allontanata dal mondo del cinema per come si sentiva ogni volta che provava ad interpretare un ruolo. Inoltre, il mondo di Hollywood a detta della modella “è incasinato, un luogo oscuro”.
A cura di Ilaria Costabile
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In un'intervista al Los Angeles Times, Emily Ratajkowski ha rivelato di aver accantonato la sua carriera nel mondo del cinema perché il mondo di Hollywood non è facile da gestire e, soprattutto, perché non le piaceva lo stato d'animo provato sempre più spesso sul set. La modella, infatti, non compare in un film dal 2019, dopo la sua prima apparizione in Gone Girl, accanto a Ben Affleck, dove interpretava Andie Fitzgerald, studentessa del professor Nick Dunne.

Il disagio provato da Emily Ratajkowski

La modella, quindi, ha spiegato come mai non la si vedeva sul grande schermo da un po' di tempo: "Non mi sentivo un’artista che si esibisce attraverso il suo mezzo. Mi sentivo un pezzo di carne che la gente giudicava, dicendo: “Avrà qualcos’altro oltre al seno?". Ratajkowski ha aggiunto che, inoltre, ha sempre avuto difficoltà ad affermarsi come "un’attrice seria con una prospettiva", dovendosi accontentare di ruoli marginali. Tra gli ultimi provini fatti c'era stato anche quello per Triangle of Sadness di Ruben Östlund, che ha vinto la Palma d’oro a Cannes ed è stato candidato all’Oscar, lì non ha ottenuto il ruolo dell’influencer Yaya, affidato all’attrice sudafricana Charlbi Dean, scomparsa lo scorso agosto.

L'allontanamento da Hollywood

Altro motivo per cui, poi, la modella ha deciso di prendere le distanze dal mondo del cinema è emerso a seguito del comportamento adottato dai suoi agenti: "Non mi fidavo di loro. Pensavo: “Posso gestire telefonate, prenderò io queste decisioni. Nessuno di voi ha a cuore i miei interessi. E tutti voi odiate le donne", a suo avviso la spingevano ad essere "simpatica con gli uomini potenti di Hollywood" anche quando lei non ne aveva alcuna intenzione. A questo, poi, si aggiunge il disagio da lei vissuto durante una festa organizzata da William Morris Endeavor, società che rappresenta molti nomi noti nel cinema, dopo la quale si sarebbe ancor di più allontanata da Hollywood, alla quale partecipava insieme al marito dell'epoca, Sebastian Bear-McClard, che ai suoi occhi le sembrava assecondare i modi compiacenti di quegli uomini che a lei davano così fastidio:

Forse è per questo che in questo momento non sono molto interessata ai punti di vista degli uomini. Perché erano bugie. E non intendo infedeltà. Questo è un mondo incasinato, Hollywood è un gran casino. Ed è un luogo oscuro… ho avuto difficoltà anche soltanto a stare a una festa del genere. E avere una parte di me che era così connessa a tutto questo è stato ancora più complesso.

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