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È morto Antonio D’Amico, storico compagno di Gianni Versace

Designer di 63 anni, storico compagno di Gianni Versace fino alla morte dello stilista. Fu Antonio D’Amico, il primo a soccorrere Versace dopo i colpi sparati da Andrew Cunanan.
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È morto, dopo una malattia, Antonio D'Amico. Designer di 63 anni, storico compagno di Gianni Versace fino alla morte dello stilista. Fu Antonio D'Amico, il primo a soccorrere Versace dopo i colpi sparati da Andrew Cunanan. Commentò negativamente la serie "American Crime Story – The Assassination of Gianni Versace", definendola ridicola soprattutto nell'esposizione dei fatti.

Chi era Antonio D'Amico

Antonio D'Amico incontrò Gianni Versace nel 1982 e da allora non si sono più lasciati fino al 1997, anno della drammatica morte di Versace. Antonio D'Amico era un designer che ha contribuito alla linea sportiva della Versace. Nel testamento, Gianni Versace lasciò ad Antonio D'Amico un vitalizio di 25 mila euro al mese e il diritto di vivere nelle proprietà di Versace. D'Amico rifiutò di abitare nelle case di Gianni Versace così come il vitalizio, preferendo la liquidazione anticipata in una unica soluzione. Con questo capitale, fondò una casa di moda a suo nome che fallì tre anni più tardi. Di recente, aveva inaugurato una nuova casa di abiti sartoriali, "Principe di Ragada".

Antonio D'Amico in una foto recente
Antonio D'Amico in una foto recente

Il ricordo

La pagina ufficiale "Principe di Ragada" ricorda così Antonio D'Amico: "È morto nella notte Antonio D’Amico, stilista, ex compagno di Gianni Versace. Classe 1959, da mesi combatteva contro una malattia che si è rivelata fatale. In questo periodo ha sempre dato a tutti un esempio di forza e coraggio. Antonio un anno fa aveva inaugurato la sua nuova linea di abiti sartoriali ‘Principe di Ragada’. A darne la notizia stamane il suo manager/amico Rody Mirri. Bergamo, 6 dicembre 2022". 

Le critiche alla serie tv su Gianni Versace

Antonio D'Amico è stato interpretato da Ricky Martin nella serie dedicata all'assassinio di Gianni Versace, creata da Ryan Murphy (lo stesso che ha creato American Horror Story e il suo successo più recente, Dahmer). Il designer criticò aspramente le scelte registiche di Murphy:

Ricky Martin che tiene in braccio il corpo senza vita di Gianni è una scena ridicola. Sembra la Pietà di Michelangelo con il corpo di Gesù nelle braccia di sua madre dopo la crocifissione. Forse è la licenza poetica del regista, ma non è così che ho reagito. Mi si gelò il sangue nelle vene. Ho visto Gianni sdraiato sui gradini con molto sangue intorno a lui. In un attimo vidi tutto nero attorno a me. Mi spinsero via e non ricordo più che è successo.

Antonio D'Amico contestò anche il fatto che Gianni Versace veniva mostrato come un uomo che si vergognava della sua omosessualità: "Abbiamo vissuto come una coppia normale. Non avevamo mai problemi. Gianni non ha mai cercato di nascondere chi fosse".

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