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Come le gemelle Kessler si sono procurate la morte tramite un’infusione endovenosa: “Una delle due non stava bene”

Come le gemelle Kessler, 89 anni, hanno scelto di morire in Germania. Parla Wega Wetzel, portavoce della più grande e antica associazione tedesca che si occupa di suicidio assistito: “Si sono rivolte a noi tempo fa e le abbiamo seguite nell’iter che ha portato alla scelta di una data e all’infusione endovenosa letale”. Mara Venier: “Le avevo fatte chiamare di recente, ma mi avevano detto che una delle due non stava bene”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Alice ed Ellen Kessler sono morte ieri all’età di 89 anni nella loro casa in Germania. Secondo quanto riportato dal quotidiano Bild, le due artiste hanno scelto di ricorrere al suicidio assistito, pratica consentita in determinati casi dalla legislazione tedesca. A confermare la decisione e a ricostruire nei dettagli la procedura è Wega Wetzel, portavoce della Deutsche Gesellschaft für humanes Sterben (Dghs), la più grande e antica associazione tedesca che si occupa di assistenza al suicidio.

I media tedeschi oggi confermano che Alice ed Ellen Kessler avevano avuto di recente problemi di salute. In particolare, Ellen era stata sottoposta a diversi interventi chirurgici ed entrambe soffrivano di dolori. Anche Mara Venier nelle ultime ore ha confermato la versione secondo la quale una delle due non stesse particolarmente bene.

Infusione endovenosa: la procedura per arrivare a morire insieme

In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Wetzel ha spiegato che le Kessler “avevano fatto la domanda anni fa ed erano state seguite da un legale e da un medico perché dovevamo essere certi che la loro decisione fosse libera e responsabile”. La procedura, come previsto dalla recente sentenza della Corte costituzionale tedesca che ha riconosciuto la legalità del suicidio assistito, richiede controlli stringenti.

Le gemelle – racconta la portavoce – hanno ricevuto prima la visita di un legale, che doveva verificare che la loro decisione fosse maturata da tempo, che non vedessero alternative e che non soffrissero di malattie psichiatriche. Successivamente le ha incontrate un medico, che ha confermato la natura libera e responsabile della loro scelta. Entrambi hanno continuato a seguirle per settimane, fino ad accertarsi che non avessero più dubbi”.

Le gemelle Kessler bambine
Le gemelle Kessler bambine

Al momento dell'infusione letale, sia il legale sia il medico erano presenti. “È il medico a preparare l’infusione – spiega Wetzel – ma deve essere rigorosamente il paziente ad aprire la valvola. Prima della somministrazione viene chiesto ancora una volta se si è pienamente consapevoli di ciò che si sta per fare. Si effettua anche una prova tecnica con soluzione salina. Solo dopo, le Kessler hanno potuto auto-somministrarsi la dose letale, che provoca un immediato arresto cardiaco. Una volta constatato il decesso, viene chiamata la polizia, come da protocollo”.

Mara Venier: "Mi avevano detto che una delle due non stava bene"

Così Iva Zanicchi all’Adnkronos: “È vero che avevano un’età importante, ma la notizia della loro morte è dolorosa perché si chiude, forse definitivamente, un’epoca”. La cantante, che con le gemelle condivideva i fasti di Canzonissima e degli Anni d’Oro della tv italiana, ha espresso sconcerto e compassione: “Lo capisco, erano molto anziane, magari ammalate. Ogni caso va letto a sé e noi non conosciamo bene le cose, ma la loro scelta mi sconvolge. La vita per me è così sacra e preziosa. Ho tanta amarezza, tanta tristezza. Penso a queste due donne che hanno voluto morire insieme, perché sempre insieme avevano vissuto”.

Commosso anche il ricordo di Mara Venier, che nel 2019 le aveva ospitate negli studi Rai di Domenica In: “Le gemelle Kessler sono venute spessissimo da me a Domenica In, erano sempre carine e disponibili. Le avevo fatte chiamare di recente, ma mi avevano detto che una delle due non stava bene. Questo ci fa pensare al triste epilogo”, ha detto la conduttrice sempre all’Adnkronos.

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