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Caso Sgarbi, il sottosegretario stasera a PiazzaPulita: “Li schiaccerò come vermi”

Il sottosegretario alla Cultura interviene a La Zanzara e conferma: “Non mi dimetto”. Poi anticipa: “Stasera vado a PiazzaPulita, li schiaccerò come vermi”. Sarebbe dovuto essere a Napoli a ritirare il Premio San Gennaro.
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Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è nella bufera dopo l'inchiesta del Fatto Quotidiano sui compensi percepiti per l'attività extra politica. Il caso si allarga insieme alle sue attività e ai suoi impegni che vanno oltre il merito istituzionale. Avrebbe dovuto far parte della giuria di Miss Italia, ma Patrizia Mirigliani ha confermato che non sarà più così. Questa sera, invece, sarebbe atteso al Duomo di Napoli per ritirare il Premio San Gennaro World 2023 in una manifestazione ideata, condotta e diretta da Gianni Simioli, ma intervenendo a La Zanzara di Giuseppe Cruciani conferma: "Non mi dimetto! Stasera vado a PiazzaPulita a stenderli, voglio schiacciarli come dei vermi". 

L'intervento di Vittorio Sgarbi

Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi è intervenuto a La Zanzara su Radio 24 e ha commentato così i recenti fatti personali: “Vado a Piazza Pulita, voglio stenderli. Mi sono rotto i coglioni. Li schiaccerò come dei vermi. L’infetto quotidiano dovrà essere preso e messo al cesso per pulirsi il culo.  Hanno rotto i coglioni. Una ragazza ha pagato 4500 per fare una introduzione, l’ha avuta, non capisco dove sia incompatibilità. Sono dei delinquenti, hanno rotto i coglioni, delle facce balorde. Io sono Sottosegretario in quanto Sgarbi, non Sgarbi in quanto sottosegretario”. E ancora: "È 50 anni che faccio queste cose. Eri a conoscenza della legge citata dal Fatto? Non esiste questa legge, fare una conferenza è come scrivere un libro. Quando scrive un libro Sangiuliano non ha i diritti? Che discorso è?

Fare una conferenza a teatro o scrivere un libro è la stessa cosa. Tu vieni pagato perché vai a teatro e viene a sentirti Berlusconi o Sangiuliano. Tra l’altro è pure venuto e il pubblico era pagante. Ma non è che le persone pensano che lo fai a gratis, lo stesso vale per un libro. La legge è l’AGCOM, mi hanno spiegato con una lettere che posso fare il presidente del MART, scrivere sui giornali e venire pagato. Mi hanno chiesto delle incompatibilità, ho elencato i miei incarichi e nessuno mi ha chiesto di non fare uno spettacolo o di presentare un quadro. Non c’è incompatibilità. Sangiuliano si indigna? Penserà di non essere autore di libri, di non fare attività autonoma che invece fa. Il libro su Prezzolini non è attività del ministero, ma dello scrittore. Mi ha anche mandato a rappresentare il Governo alla Garisenda dicendo “Vittorio vai tu, puoi farlo benissimo”

"Voglio sputtanare il governo di centrodestra"

Vittorio Sgarbi ha spiegato che tutto è nato da "un collaboratore traditore": "Ha usato la mail di Nino Ippolito per mandare questa roba ai giornali e creare questo romanzo criminale che non esiste. Ho sempre lavorato e raccontato l’arte per tutta la vita, continuerò a farlo”. Poi si difende dagli attacchi del Fatto Quotidiano: "Parlano per sputtanare uno del governo di centrodestra. Vogliono dimostrare che c’è un caso ma un caso non c’è. Perchè dovrei dimettermi? Ho fatto solo il bene del patrimonio artistico italiano. È una campagna per colpire un nemico, ma è un nemico che non c’è. Non sono preoccupato. Rimborsi? Ho la mia macchina, il mio autista, non ho mai chiesto un rimborso al Ministero. Prendono carte rubate da un computer in cui dice che chiedo rimborsi, ma non li ho chiesti. Il mio autista è pagato da me, la mia macchina pagata da me e la benzina anche". 

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