Anna Foglietta: “La mia associazione ora è a Gaza, dobbiamo essere militanti per salvare l’umanità”

Non poteva che essere una donna e un'artista della tempra di Anna Foglietta ad arrivare a Venezia con tanto di bandiera palestinese da sventolare, anche se il suo gesto è stato prontamente fermato dalle forze dell'ordine. Ma l'attrice, dal palco del Marzamemi Cinefest, rivendica, ancora una volta la necessità di esporsi.
L'attivismo di Anna Foglietta
"Dobbiamo svegliarci, dobbiamo lottare, dobbiamo crederci, dobbiamo unirci, dobbiamo essere militanti per salvare l'umanità" dice l'attrice intervistata da Paola Saluzzi, che racconta di aver sempre avuto un senso civico molto forte e che, da quando ha iniziato a fare l'attrice, è come se si fosse acuito ancor di più. In effetti, negli ultimi anni il suo impegno è stato costante, è passata dall'essere testimonial di un'associazione molto importante per la tutela dei diritti dell'infanzia, a costituirne una sua nel 2017, come è lei stessa a raccontare:
Si chiama Every Child is My Child per i diritti dell'infanzia, sono presidente di un'associazione e in prima linea nell'attivismo. E ho pensato che tutto quello che ho costruito come artista e come attrice in qualche modo abbia contribuito a portarmi al punto in cui sono arrivata.
Foglietta parla del lavoro che con l'associazione sta facendo a Gaza: "Non possiamo essere in nessun altro posto del mondo se non lì" dice e sottolinea come la presenza in Medio Oriente sia l'unico modo, al momento, di far comprendere alla destra imperante che esiste un'umanità in grado di muoversi dal basso e che lotta per difendere il diritto alla vita. L'attrice, infine, ricorda come l'Italia sia stata liberata dai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale, evidenziando l'importanza di una resistenza che parta dal basso.
Il cinema italiano in sostegno di Gaza
Il suo arrivo alla Mostra del Cinema di Venezia è stato, senza dubbio, uno dei momenti più significativi della kermesse, dove la Palestina è stata argomento di confronto e il cinema italiano si è spesso espresso per condannare l'operato dei governi europei, che non intervengono in maniera compatta e decisiva, per fermare quanto sta avvenendo in Israele. Dalla marcia organizzata il 30 agosto al Lido da Venice 4 Palestine, passando per l'appello di Valeria Golino e Leonardo Di Costanzo, fino al discorso di Toni Servillo vincitore della Coppa Volpi, il cinema sostiene Gaza e trova il modo di farsi sentire.