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Ania Goledzinowska, ex di Paolo Brosio: “Uscii dalla torta di Berlusconi, cose che non rifarei più”

Un passato da modella e volto televisivo e una carriera annebbiata da cocaina e successo: la ex di Paolo Brosio si racconta a DiPiù.
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Ania Goledzinowska è la ex compagna di Paolo Brosio. È stata in passato una modella, volto televisivo di Mediaset, e ha raccontato a DiPiù il suo passato turbolento tra alcool, droga e sesso. Era arrivata in Italia giovanissima e in cerca di fortuna, ma ben presto finì male: "Ero in un ambiente malfamato di Torino, un locale notturno dai giri torbidi. Mi sequestrarono i documenti, mi tennero segregata per mesi". Poi l'incontro con la Fede: "La Madonna mi ha salvata". Uscì dalla torta dei 72 anni di Silvio Berlusconi: "Sono cose che non rifarei". 

La rivelazione di Ania Goledzinowska

Ecco quello che ha rivelato Ania Goledzinowska: “A quattordici anni abbandonai la scuola e cercai fortuna in Italia come modella, ma finii in un ambiente malfamato a Torino: un locale notturno dai giri torbidi. Alcune persone mi sequestrarono i documenti e mi tennero segregata per mesi. Scappai, con l’aiuto di un ragazzo, da una finestra. Poi, dopo essere diventata maggiorenne “transitai” per un paio d’anni in un altro locale notturno, dove facevo compagnia ai clienti, bevendo champagne. E un giorno mi sposai. Ma per finta per ottenere il permesso di soggiorno…". Poi il successo e la vita pericolosa:

Passavo le notti a sniffare cocaina, a sballarmi, a stordirmi in feste interminabili e a fare sesso. Senza regole, senza orari. Ero precipitata all’inferno. Uscii dalla torta del giorno del 72esimo compleanno di Silvio Berlusconi, cose che non rifarei più.

"Paolo Brosio mi ha riavvicinata alla Fede"

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Ania Goledzinowska ha rivelato che Paolo Brosio è stato fondamentale per il suo recupero. Una storia che ha anche raccontato in un libro del 2014, "Salvata dall'inferno": "Sapevo quanto Paolo credesse nel Signore, me lo aveva raccontato lui stesso quando la nostra amicizia è diventata più profonda. Io però ho sentito l’abbraccio caldo di Dio da sola, o meglio per Sua volontà”. Poi il viaggio a Medjugorje:

A Medjugorje non ci andai però con Paolo Brosio ma con Diego Manetti, l’editore del mio libro, Salvata dall’inferno, in cui racconto la mia storia. E a Medjugorje tutto cambiò. Lì ascoltai quella voce che mi chiedeva di perdonare tutti.

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