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Francesca Pascale: “Silvio Berlusconi sapeva della mia bisessualità. La sua assenza mi fa male, non sono pronta a innamorarmi”

Francesca Pascale è tornata a parlare della relazione avuta con Silvio Berlusconi: “Non sono pronta a innamorarmi di nuovo, non voglio far soffrire nessuno. Tutto quello che avevo l’ho dato al presidente. Per chiunque altro, in questo momento, sarebbe un amore a metà”.
A cura di Daniela Seclì
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Francesca Pascale ha rilasciato un'intervista nella quale è tornata a parlare della relazione avuta con Silvio Berlusconi. Nelle storie d'amore avute dopo di lui, sostiene di non avere ritrovato la stessa complicità. La trentanovenne è reduce dal matrimonio finito con la cantante Paola Turci.

La relazione con Silvio Berlusconi

Francesca Pascale torna a presenziare in tv dopo anni di silenzio. In un'intervista rilasciata al settimanale Chi ha spiegato: "In questi anni ho provato una sensazione strana. Come se ci fosse stata una dissociazione. Non stavo bene, ma, allo stesso tempo, guardavo da spettatrice quello che accadeva, ricordando di aver fatto parte di quel mondo". E ha aggiunto di avere trovato un aiuto solo nell'analista, perché per lei è difficile trovare qualcuno che abbia vissuto le sue stesse esperienze. Quindi è tornata con la mente alla relazione sentimentale avuta con Silvio Berlusconi:

Non mi ha fatto male il dopo Berlusconi, ma l’assenza di Berlusconi. Del presidente mi manca la sua presenza. Io vivo quella mancanza come se mi avessero tolto un braccio. Eppure, c’è, non riesco nemmeno a parlarne al passato. Ridevamo, scherzavamo, parlavamo. Io oggi non so più con chi parlare con quella libertà, con quella leggerezza. Chi è venuto dopo di lui ci ha provato, ma non era la stessa cosa.

Ha dichiarato, poi, di avere bisogno di ritagliarsi dei momenti di silenzio per ricordare "i suoi insegnamenti". E ha chiarito: "Non sono pronta a innamorarmi di nuovo, non voglio far soffrire nessuno. Tutto quello che avevo l’ho dato al presidente. Per chiunque altro, in questo momento, sarebbe un amore a metà".

Perché finì con il Cavaliere

Francesca Pascale, poi, ha assicurato che la politica è stata tra i motivi della loro crisi, "perché parlavo d’istinto, dicevo cose che potevano creare contrasti con gli alleati di Forza Italia e anche all’interno dello stesso partito. Ero una voce fuori dal coro: per alcuni ero una senza arte né parte che nuoceva a Berlusconi. Lì è iniziata una campagna interna contro di me: “Si fuma le canne, ha i tatuaggi, è bisessuale, ci fa perdere voti, è una scheggia impazzita”. Avrei voluto solamente parlare di inclusione perché il presidente è sempre stato inclusivo, ha cercato di rivolgersi a tutti, di capire il momento storico". Quindi ci sarebbe stato un pregiudizio nei suoi confronti:

Quando è iniziata la mia storia con Berlusconi per alcuni ero già l’approfittatrice, ero quella del Calippo. Sono errori di gioventù, ma anche tappe necessarie per vivere delle cose. Volevo andare via di casa, lasciare quel contesto, essere indipendente.

A Berlusconi aveva detto sin da subito di essere bisessuale

Francesca Pascale ha concluso chiarendo che con Silvio Berlusconi non ci sono mai stati segreti: "Ho detto subito a Berlusconi di essere bisessuale perché non giudicava, era profondamente rispettoso della vita, non è mai stato un problema. Non gli interessava l’orientamento sessuale di una persona, ne parlava liberamente, era aperto mentalmente più di tanti giovani".

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