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Antonello Fassari: “Non ci sono fascisti all’orizzonte ma attenzione a parlare di sostituzione etnica”

L’attore romano, cresciuto nello storico gruppo di “Avanzi”, dice la sua sugli ultimi temi più scottanti del dibattito politico italiano: “L’antifascismo? Superato da tempo ma andiamo piano con certe parole come ‘sostituzione etnica’”.
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Antonello Fassari, l'attore cresciuto insieme allo storico gruppo di Avanzi, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Libero che è destinato a produrre un po' di polemiche. Attore in tantissime pellicole di grido degli anni ruggenti della commedia italiana, oggi l'attore è impegnato in una tournée teatrale. Al quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, Fassari dice che la classe politica ha superato "da tempo" l'emergenza dell'antifascismo.

Le parole di Antonello Fassari

L'intervista, dopo alcune rituali domande sulla carriera, vira sulla politica. A domanda diretta sul dualismo fascismo-antifascismo, Antonello Fassari risponde:

Io sono convinto che la classe politica lo abbia superato da tanto. Solo che alle elezioni per guadagnare il consenso si continua a soffiare sul fuoco di appartenenze alla destra o alla sinistra che rappresentano divisioni sociali in realtà pressoché inesistenti. Detto ciò, un antifascismo moderno sarebbe giustificato da un’emergenza fascista che però non vedo all’orizzonte. Anzi credo che la società sia molto più riconciliata di quanto vogliano farci credere.

Le critiche alla destra: "Sostituzione etnica? Parole sono importanti"

Al tempo stesso, Antonello Fassari critica la destra soprattutto per la qualità di certe parole che sono state utilizzate e che sono entrate nel dibattito, come nel caso del ministro Lollobrigida sulla sostituzione etnica"Io continuo a pensare che le parole sono importanti e la sostituzione etnica è un concetto che usano i suprematisti americani e che trovo sbagliato. Credo che nel 2023 si dovrebbero usare altre parole". E su Elly Schlein: "Da un lato sono contento sia stata eletta una segretaria donna nel Pd, dall’altro un po’ continuo a pensare che sia accaduto solo perché la Meloni ha sfondato dall’altra parte". 

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