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Antonella Elia: “Se mio padre fosse stato vivo non avrei lavorato in tv, ero tenuta al guinzaglio”

Antonella Elia si racconta in un’intervista dove ripercorre la sua infanzia, scandita dalla presenza di un padre piuttosto severo, l’inizio della sua carriera in tv e infine l’amore per il suo Pietro Delle Piane.
A cura di Ilaria Costabile
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Antonella Elia è uno dei volti più noti della tv, mondo che frequenta da quando era appena una ragazza, trovandosi a ricoprire sul piccolo schermo il ruolo della spalla, affiancando conduttori che hanno fatto la storia della televisione come Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello, ma se suo padre non fosse scomparso in un tragico incidente probabilmente non avrebbe fatto nulla per cui oggi è diventata nota, come racconta in un'intervista al Corriere della Sera.

L'infanzia con un padre severo

Orfana di madre ad appena un anno, Antonella Elia è cresciuta principalmente con suo padre, che le ha impartito un'educazione sistematica, scandita da regole ben precise che difficilmente potevano essere trasgredite: "Era un uomo severissimo. Non so se il fatto che non ci fosse mamma lo condizionasse in questo senso, in parte anche perché era di Avellino ed era maturo quando nacqui. Non voleva assolutamente che frequentassi dei maschi. Provai ad andare ai boy scout ma mi tirò via anche da lì". Quando aveva solo 14 anni, però, a causa di un tragico incidente suo padre perse la vita: "Rimasero coinvolti anche Paolo Barison (ex bomber di Napoli e Roma che morì) e l’allenatore Gigi Radice (che si salvò). Dopo la sua morte venni affidata a Paola". Negli anni in cui viveva a Torino con suo padre, frequentò una scuola gestita dalle suore, ma la showgirl non ha un ricordo particolarmente florido di quel periodo:

Il ricordo che ho di me in quegli anni è quello di una ragazza timida, complessata. Non ero estroversa, tanto meno fuori dalle righe. Le suore non erano il posto giusto per essere stravaganti. Ho sempre però avuto voti molto bassi in condotta. Ero sola, talmente tenuta al guinzaglio che non frequentavo altri bambini.

La carriera con i maestri della tv

Il suo lavoro in televisione, però, le ha dato la libertà di esprimersi, eppure se fosse stato vivo suo padre Antonella Elia non avrebbe mai potuto lavorare in televisione: "Mai, glielo garantisco al 100%. Per farle un esempio: io volevo frequentare il liceo artistico e poi entrare all’Accademia Albertina, la pittura credo sia la mia vera passione, lui mi costrinse a iscrivermi al classico. Figuriamoci cosa avrebbe detto vedendomi fare la modella o l’attrice, non me lo avrebbe mai permesso". La sua carriera è stata però costellata da incontri importanti, con grandi maestri della televisione, come racconta con entusiasmo alla testata, sottolineando che in quegli anni ha imparato quanto più possibile per fare al meglio il suo mestere:

La triade: Mike, Corrado, Raimondo. Hanno fatto di tutto per me, mi hanno cresciuta perché ero piccola quando iniziai a lavorare con loro. Sono stati protettivi, paterni, mi hanno insegnato tutto quello che potevano. Il più grande insegnamento? L’autoironia. Soprattutto Vianello, amava prendere in giro gli altri ma anche se stesso. Era meraviglioso. E Corrado, anche lui aveva un’ironia straordinaria, le sue facce alla Corrida facevano l’intero programma. E pure Mike: tutte quelle gaffe, sono convita che ci giocasse consapevolmente.

Mike Bongiorno e Antonella Elia, fonte Instagram
Mike Bongiorno e Antonella Elia, fonte Instagram

L'amore con Pietro Delle Piane

Infine, non poteva mancare l'amore in questo racconto a tutto tondo. Proprio per le sue vicende tormentate Antonella Elia è tornata a far parlare di sé, soprattutto in relazione al suo rapporto con Pietro Delle Piane, con cui ha fatto scintille a Temptation Island, ma adesso le cose tra loro dopo un periodo di crisi, sembrano essersi riequilibrate: "Pietro ha 11 anni in meno di me, è giovane, intatto, puro. Mi fa divertire moltissimo. A Temptation è stato un disastro perché voleva recitare il ruolo di quello che mi faceva ingelosire. Si è fatto odiare da tutti, me in primis, per tanto tempo. Mi trasferisce il senso della famiglia. Io sono sempre stata un cane sciolto, randagia. Per la prima volta sto costruendo qualcosa insieme a un uomo". 

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