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Alda D’Eusanio: “Mara Venier è una belva che tratta male i deboli, Barbara D’Urso merita la Rai”

Alda D’Eusanio a Fanpage.it spara a zero sulla tv: “È banale e ripetitiva, la privatizzazione della Rai cambierebbe le cose. Mara Venier è una belva vera, non mi sorprende quello che è successo con Gabriele Corsi. Barbara D’Urso trattata male da Mediaset, si è meritata Ballando con le stelle. Pier Silvio? Non ha le stesse capacità del padre”.
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Una conversazione senza filtri con la conduttrice che ha segnato 40 anni di televisione italiana. Dalle vacanze nel suo borgo abruzzese, Alda D'Eusanio analizza i palinsesti della prossima stagione a Fanpage.it e critica duramente alcuni colleghi senza troppi giri di parole. Dalle accuse pesanti contro Mara Venier ("È una belva che tratta male i deboli") al sostegno per Barbara D'Urso ("Trattata in modo ingrato da Mediaset, felice che vada a Ballando con le stelle"), fino alle considerazioni su Rai e Mediaset.

Il telefono squilla a Tollo, piccolo borgo abruzzese tra mare e montagna dove Alda D'Eusanio trascorre le vacanze estive insieme ai fratelli, nella casa di famiglia. È qui che la conduttrice 74enne fa il punto sulla televisione che verrà: palinsesti "banali e ripetitivi", conduttori senza personalità, dirigenze che non sanno innovare. Ma è quando si entra nel territorio delle relazioni personali che D'Eusanio toglie davvero i guanti.

L'ex regina di "Al posto tuo" non perdona a Mara Venier il carattere ("una belva vera"), sostiene Barbara D'Urso nella sua battaglia contro Mediaset ("ingrata con lei"), critica apertamente Pier Silvio Berlusconi ("non ha le capacità del padre") e racconta senza filtri 40 anni di carriera fatti di successi strappati e di censure subite. Un viaggio nella televisione italiana attraverso gli occhi di chi l'ha vissuta da protagonista e oggi la osserva da spettatrice delusa.

Come vanno le vacanze?

In modo molto gradevole al mio paese, a Tollo, che è un piccolo paese insieme ai miei fratelli. Noi siamo quattro figli e ci riuniamo ogni estate a casa di mamma e papà, stiamo insieme il mese di agosto e lo passiamo tranquillamente perché è un paese che si trova a cinque chilometri dal mare e venti dalla montagna, ed è un paese agricolo, completamente sulla cima di una collinetta vestita di vigneti. Torno bambina tutte le volte che torno qui.

La sua cittadina, la sua Tollo se l'è portata con sé in 40 anni di carriera, immagino.

Io vivo a Roma come se vivessi a Tollo. Nello stesso identico modo: conosco tutti i negozi, tutti gli abitanti del quartiere, vado a rompere le palle a tutti, parlo con tutti, quando esco non so mai a che ora rientro perché mi fermo a parlare con tutti, come se fossi in un piccolo paese.

Sulla televisione che verrà, i prossimi palinsesti, si è fatta un’idea? È curiosa di vedere qualcosa?

No, devo dire che non mi desta più curiosità questa televisione, con molta sincerità lo dico, è molto banale, molto ripetitiva, uno copia l'altro, uno ripete l'altro, per cui non c'è niente di nuovo. Mediaset fa gli stessi programmi, la Rai fa gli stessi programmi, non offre nulla nel panorama televisivo che ci possa incuriosire o interessare. È tutto come sempre.

Da settembre, all'ora di cena, ritorna una sfida tra due quiz: Stefano De Martino con Affari tuoi e Gerry Scotti con La ruota della fortuna.

Sono due quiz, appunto. I soliti quiz. Niente di nuovo, voglio dire. Non è che Gerry Scotti sia questo personaggio nuovo. De Martino, se non altro, ha offerto un modo per farsi guardare, era un personaggio inedito. Quindi un po' di curiosità c'era a vedere come se la cavava con Affari Tuoi. Gerry Scotti lo conosciamo da una vita, è uno dei più bravi e uno dei più seri professionisti e sappiamo come gestisce le cose, per cui nulla di nuovo.

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Riguardo la Rai, entriamo al terzo anno di gestione di questa nuova dirigenza, che nuova non è più. Che idea ha sulla Rai del governo, della cosiddetta TeleMeloni?

Anche qui i nuovi dirigenti non fanno altro che riprodurre e riproporre le stesse proposte di prima. Il palinsesto è sempre lo stesso, la solita cronaca in diretta, Vita in diretta, i soliti programmi, quindi cambieranno pure le dirigenze, ma non c'è una diversità di proposte.

Perché non le piace la televisione di oggi?

Prima c'erano personaggi che amavano dire cose scomode, tipo quelli come Santoro, per fare un esempio. Quel periodo lì è finito perché non c'è più Santoro. Ci sono altri personaggi altrettanto bravi: Giovanni Floris è uno bravo, sta a La7, però non ha il piglio e il carattere del bastian contrario.

Mi sembra ci sia Ranucci che è rimasto a dire le cose scomode. Almeno per ora.

Ranucci ormai è pieno di querele, sì, forse è l'unico nel panorama televisivo che si permette di dire cose scomode. Può piacere o non piacere, ma cerca di fare il suo mestiere. Un giornalista deve avere la libertà di dire ciò che vuole dire. Se non c'è questa libertà, si capisce perché stiano a punirlo in continuazione. La Rai poi è una continua censura. Io ne so qualcosa.

Anche lei si è sentita censurata?

In continuazione, qualunque cosa facessi. Mi ricordo quando invitai la mamma di Welby, fecero un casino perché non volevano che la invitassi. O il padre di Eluana Englaro, Peppino. Al tempo si parlava di fine vita. La Rai mette lacci e lacciuoli in continuazione, ora che lo fa anche con Ranucci. La cosa mi annoia, la trovo veramente ingiusta. Poi Ranucci si becca le querele che si deve beccare se attacca qualcuno o dice delle falsità o delle scorrettezze. Giustamente, chi deve lamentarsi si lamenta, ma non deve essere la Rai a cercare di limitare la libertà di un giornalista.

Barbara D'Urso torna in tv, concorrente a Ballando con le stelle
Barbara D'Urso torna in tv, concorrente a Ballando con le stelle

Barbara D'Urso torna in tv con Ballando con le stelle.

Mi fa felice, è stata trattata malissimo e in modo scorretto. Barbara D’Urso è una che ha portato molta acqua al mulino di Mediaset, per cui essere cacciata come hanno fatto con lei è veramente una cosa ingrata. C'è dell'ingratitudine. L'azienda con lei è stata veramente non magnanime, ingrata. E sono felice che la Rai le ridia questa possibilità, anche se le dà la possibilità di una concorrente, non di una protagonista. Però, se non altro, è un segno positivo. Potrebbe essere probabilmente un'anticamera per qualcosa di più grande in primavera.

A proposito di Mediaset, ma è vero che siete in causa?

No, no, non sono in causa, sono irritata con Mediaset. Non c'è nessuna causa. Gli stavo facendo causa, poi ho detto "Ma chi se ne importa di mettersi dopo gli avvocati in mezzo alle cose, lasciamo perdere perché non vale proprio più la pena starsi a sacrificare e pagare anche un avvocato". Sono stati ingiusti, sono stati ingrati anche con me, sono stati scorretti e che vadano a farsi un bagno al mare, come diciamo noi.

Cosa ne pensa di Pier Silvio come amministratore delegato della televisione che fu di Berlusconi?

Riconosco a Pier Silvio la capacità di aver fatto di Rete 4 una rete che riesce a scimmiottare un po' La7. La scimmiotta un po' però c'è riuscito, gli ha dato un carattere. Per il resto non mi pare che Mediaset faccia delle cose così diverse da prima e non riconosco a Pier Silvio le stesse capacità che aveva il padre. Il padre è stato davvero un grande.

Quando dice che Rete 4 ‘scimmiotta’ La7 fa riferimento alla "nuova" linea editoriale?

No, parlo in merito all’offerta di programmi d’informazione. Poi certo, la presenza di una Bianca Berlinguer è significativa. Lei non ha certamente cambiato il suo credo politico e Rete 4 le consente di andare in onda. Questa è una cosa positiva. È una televisione con un carattere ben preciso, definito e va molto bene. Poi, certo, se vuoi l’informazione seria, guardi La7.

Ha saputo quello che è successo a Domenica In? Gabriele Corsi era stato annunciato come co-conduttore nella prossima stagione poi ha rinunciato all'incarico. La Rai ha comunicato che la decisione è stata presa di comune accordo, ma si è molto scritto di una sintonia mai sbocciata con Mara Venier.

È una notizia che mi dà lei. Da un lato, non capisco perché ci sia bisogno di una co-conduzione, la Venier va benissimo da sola. Poi conoscendo il carattere di Mara, guai andarle a pestare la coda. Ci rimani avvelenato come minimo, resti fulminato. La Venier è una belva vera. Stiamo scherzando. Non è una signora la Venier, la Venier è una belva.

Alda D'Eusanio su Mara Venier: "È una belva, Corsi ha fatto benissimo a mollare".
Alda D'Eusanio su Mara Venier: "È una belva, Corsi ha fatto benissimo a mollare".

È in buoni rapporti con lei?

Assolutamente no. Proprio zero. Non ci siamo simpatiche.

Avete avuto occasioni d'attrito in passato, immagino.

Certamente. Chi è che non ne ha avuti con Mara? Mara è l'unica persona della televisione contro la quale tutti i tecnici hanno scritto una lettera alla direzione generale protestandola per comportamento scorretto, disonesto. Perché è una bestia, una belva vera. Non esiste, non c'è nessun conduttore in Rai che abbia avuto una lettera di protesta dei tecnici perché lei tratta male i deboli. E questa lettera è stata anche pubblicata dai giornali (nel 2020, ndr).

Non le sorprende, quindi, che Gabriele Corsi abbia fatto un passo indietro.

Assolutamente, ha fatto benissimo. Ma che scherziamo. Lo lasciavi nelle mani di Mara?

In linea generale, si sente in credito o in debito con il mondo della televisione?

Potevo dare molto di più se mi lasciavano continuare. Questo sì. Ho dato molto, ho dato bene, sono una che ha una bella autostima in questo senso e potevo ancora dare.

La rivedremo nella prossima stagione? Ha qualche offerta come opinionista oppure come ospite?

No, non ho nessuna offerta. Non me ne lamento. Non è questo il mio scopo della vita. Ho lavorato molto, ho dato molto, sono contenta di quello che ho fatto, ma ho fatto anche con grande fatica perché io ho ideato La Vita in Diretta che si chiamava Italia in Diretta e me l'hanno tolto, portandolo al successo. Ho fatto un programma come Al Posto Tuo per tre anni portandolo al grande successo e me l'hanno tolto. Poi ho fatto Ricomincio da Qui con grande successo e me l'hanno tolto. Ho fatto Ricominciare con grande successo e me l'hanno tolto. Ho fatto Un Pugno o una Carezza con grande successo e me l'hanno tolto. Facevo programmi, li portavo al successo e me li toglievano e ci mettevano altri e poi chiudevano i programmi perché non andavano bene come li conducevo io.

Alda D’Eusanio tra il suo pubblico durante "Al posto tuo" (2002)
Alda D’Eusanio tra il suo pubblico durante "Al posto tuo" (2002)

Perché?

Perché la Rai non è un'azienda che se vai bene ti protegge. È il contrario. Se gli serve il tuo posto ti piglia e ti manda via. Quindi il dirigente che ti manda via, facendo poi un buco dove eri tu, viene promosso. In questo senso la Rai è molto matrigna. Mediaset no. Mediaset, se funzioni, ti manda avanti. Se non funzioni ti manda via. La Rai no, la Rai ha un altro sistema: è quello della convenienza politica del dirigente.

È colpa della politica, quindi?

È colpa della politica.

Lei sarebbe d'accordo all'uscita della politica dalla Rai, una cosa che si dice da anni e che non si farà mai.

Sarebbe evidentemente l'ideale. L'uscita della politica dalla Rai sarebbe il modo per fare della Rai veramente una grande azienda, cosa che è stata e ancora è: anche se c'è il controllo politico, ha una grande storia, è una grande azienda, una grande fabbrica culturale. Questo bisogna riconoscerlo alla Rai.

In ultimo per salutarci, c'è qualche giovane conduttrice nella quale in qualche modo si rivede?

Ci sto pensando. No, sinceramente non vedo, non riesco a vedere nessuno che abbia il mio carattere. Il mio è un carattere molto dissacrante, è un carattere devo dire anche molto coraggioso, nel senso che ho avuto il coraggio di dire le cose che pensavo di dire e non le ho mandate a dire, le ho proprio dette. Non ho mai chinato il capo davanti ai potenti, davanti ai forti, sono sempre stata molto schietta e molto diretta. Non riconosco nessuno. L'unica giornalista che a me piaceva veramente tanto, ma veramente tanto e che continua a piacermi veramente tanto è la Gabanelli. Che adesso non è più in Rai, ma continua a fare informazione nel modo giusto, nel modo corretto, come lei sa fare. Report fatto da lei era un'altra cosa.

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