Stefano De Martino e l’ipotesi attacco mirato per i video intimi rubati, l’avvocato Pisani: “Non escludiamo nulla”

L'avvocato Sergio Pisani, legale di Stefano De Martino, rompe il silenzio sulla violazione del sistema di videosorveglianza che ha portato alla diffusione illegale dei video privati del conduttore con la compagna Caroline Tronelli. A Fanpage.it, Pisani spiega lo stato d'animo del conduttore di Affari Tuoi e della sua compagna: "Ovviamente l'hanno presa malissimo e si sono affidati alla magistratura", spiega il legale.
Pisani pone l'accento su un aspetto spesso trascurato dal clamore mediatico: "Tutti parlano di Stefano De Martino che è quello famoso, ma nessuno si mette nella prospettiva di una ragazza di 22 anni che è una privata cittadina". L'età di Caroline Tronelli rende infatti la situazione "molto più delicata", come ammette lo stesso avvocato.
I video su Telegram difficili da neutralizzare
Quanto ai danni subiti, l'avvocato è chiaro: "I termini concreti sono danni che ledono la privacy nella misura più ampia possibile. Sicuramente il danno c'è stato, ora dobbiamo cercare di limitarlo". La battaglia per rimuovere il materiale dalla rete prosegue, con particolare difficoltà su alcune piattaforme: "Permangono ancora su Telegram, che è difficilissimo da neutralizzare". L'intervento delle autorità è stato rapido ed efficace, come riconosce lo stesso Pisani, che definisce velocissimo il lavoro della Polizia Postale nel bloccare la fonte.
Chiunque detiene il video commette reato
Il legale è categorico nel lanciare l'appello a chiunque abbia ancora il materiale sui propri dispositivi, spiegando che chi detiene il video, essendo questo il prodotto di un reato, commette a sua volta reato. L'avvertimento si fa ancora più severo per chi continua a diffonderlo, con l'invito perentorio a cancellare immediatamente il materiale. Pisani assicura che tutti coloro che detengono i video saranno individuati facilmente e ricorda un principio fondamentale: la legge non distingue tra chi produce il materiale e chi lo fa circolare, rendendo ogni forma di partecipazione alla diffusione perseguibile penalmente.
Le indagini: tutte le piste aperte
Sullo stato delle indagini, Pisani mantiene la necessaria riservatezza ma fornisce alcuni dettagli significativi. "Risalire alle identità degli hacker? Ancora no, perché ovviamente ci sono indagini in corso", spiega, aggiungendo però un elemento importante. Cioè, che sono aperte tutte le ipotesi. Potrebbe, infatti, non essere stato un caso. Particolarmente rilevante è la conferma che gli inquirenti non escludono la natura mirata dell'attacco. Contrariamente alle prime ipotesi che parlavano di una "pesca a strascico". È aperta quindi l'ipotesi che le persone che hanno rubato i video intimi, fossero a conoscenza dell'identità e dello status professionale di entrambi. L'avvocato precisa: "Secondo la difesa ogni ipotesi è plausibile circa il responsabile dell'acquisizione", lasciando intendere che le indagini stanno vagliando scenari molto diversi tra loro, dalla casualità alla premeditazione.