Genny Urtis esclusa dalle nozze degli ex GF: “Dicevano ristretto, c’era tutto il genere umano””

Un matrimonio "ristrettissimo" con Antonella Fiordelisi, Manuel Bortuzzo, Benedetta Mazza e decine di altri volti noti del piccolo schermo. Ma senza Genny Urtis. La chirurga dei VIP, ex concorrente del Grande Fratello che ha condiviso la casa con gli sposi Federica Calemme e Gianmaria Antinolfi, non era tra gli invitati alle nozze celebrate sabato 7 giugno al Castello Medievale di Castellammare di Stabia.
"Gli ho scritto ‘che bello, vi sposate'", ha raccontato nell'intervista a Fanpage.it con una punta di amarezza nella voce. "Loro mi hanno risposto: ‘Sì, abbiamo fatto un matrimonio ristrettissimo'. Poi ho visto le foto e c'era tutto il genere umano. Insomma, non era proprio ristretto".
La delusione di Genny Urtis
L'esclusione brucia ancora di più perché Jenny aveva un rapporto speciale con la coppia: "Era una delle coppie che io ho sostenuto durante il Grande Fratello. Ci tenevo davvero. Sono anche amici miei, o almeno così credevo". La spiegazione che si è data è dolorosa quanto diretta:
Forse non accettano la mia condizione. Ci sono persone che tu pensi che siano aperte, poi magari trovano scuse per non invitarti.
Chi c'era e chi no
Al Castello Medievale di Castellammare di Stabia hanno brindato agli sposi Antonella Fiordelisi con il fidanzato Giulio Fratini, Manuel Bortuzzo, Benedetta Mazza, Giulia Cavaglia, Giovanna Abate e Raffaella Giudice. Un parterre di ex concorrenti di Grande Fratello, Uomini e Donne e Temptation Island che fa apparire ancora più stridente l'assenza di Jenny.
L'intervista a Fanpage.it
Le parole di Genny Urtis sul matrimonio di Federica Calemme e Gianmaria Antinolfi sono state rilasciate nel corso dell'intervista per Fanpage.it nella quale ha parlato a tutto tondo del suo percorso di transizione: "Non voglio essere un esempio per nessuno perché il mio cervello fa quello che decide in quel momento. A volte mi fermano e mi dicono che un altro medico non l'avrebbe mai fatta una roba del genere. Penso di essere la prima a poter dire: ‘No ragazzi, io faccio quello che voglio, sono una persona libera, oggi mi sento femmina e mi vesto da femmina, nonostante la mia professionalità rimanga intatta'."