Corona: “Chi mi ha offerto un servizio di Natale mentre preparavo la puntata su Signorini”

Nella seconda puntata di Falsissimo, Fabrizio Corona ha raccontato un episodio che sarebbe avvenuto durante la preparazione della prima puntata dedicata ad Alfonso Signorini. Secondo quanto riferito dall'ex re dei paparazzi, mentre lavorava al contenuto che avrebbe coinvolto il conduttore del Grande Fratello, nell'ambiente si sarebbe sparsa la voce del progetto in corso.
L'invito a fare un servizio fotografico natalizio
A quel punto, Corona racconta di essere stato contattato da Valerio Palmieri, giornalista di Chi – il settimanale diretto proprio da Signorini – che gli avrebbe proposto un servizio fotografico natalizio insieme alla famiglia. Una proposta che Corona ha definito quantomeno singolare, considerando che il settimanale non avrebbe più pubblicato nulla su di lui da circa tre anni.
"Non mi invitate ai 30 anni di Chi, non pubblicate un servizio da tre anni, i paparazzi sono venuti al battesimo di mio figlio Thiago e non avete messo neanche una foto", ha dichiarato Corona nel video, elencando i precedenti rapporti con la testata. "E adesso vogliono fare un posato di Natale?"
Secondo il racconto, Palmieri lo avrebbe cercato più volte telefonicamente senza ricevere risposta. Poi, giovedì 11 dicembre – quando la puntata era "pronta per essere messa nel forno", nelle parole di Corona – sarebbe arrivato un messaggio: "Ciao Fabri, ti stavo cercando. Volevamo fare un posato di Natale con te in famiglia".
Corona non ha risposto immediatamente, proseguendo con quello che lui stesso ha definito "ghosting". Solo il martedì sera successivo, "dopo quattro bottiglie di tequila", avrebbe risposto con un laconico: "Vale, eccomi. Scusami, è un po' incasinato in questi giorni, chiamami che ci organizziamo". La risposta del giornalista di Chi, però, non sarebbe mai arrivata: "È dieci giorni che aspetto una risposta".
"Pensavate di comprarmi con un posatino da 20mila copie?"
L'interpretazione di Corona è netta: "Pensavate di comprarmi con un posatino del cazzo su un giornale da 20.000 copie?". Un tentativo, a suo dire, di neutralizzare preventivamente la pubblicazione del contenuto su Signorini offrendo visibilità sul settimanale da lui diretto. La tempistica della proposta – arrivata proprio mentre circolavano voci sulla puntata in preparazione – è l'elemento centrale del racconto. Corona non attribuisce responsabilità dirette a Palmieri, che definisce "l'unico giornalista bravo che c'è lì", ma inquadra l'episodio in quello che considera un tentativo maldestro da parte di Alfonso Signorini di fermare tutto o al limite di contenere il danno.