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I diritti de Il Signore degli Anelli venduti ad una società svedese di videogiochi

I diritti de “Il Signore degli Anelli” una delle saghe letterarie e cinematografiche più note di sempre è stato venduto dalla Saul Zaentz Company alla Embracer Group, una società di videogiochi svedese che si occuperà di tutto ciò che riguarda i prodotti ispirati all’opera di Tolkien.
A cura di Ilaria Costabile
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Tra le saghe più note della letteratura e del cinema c'è "Il Signore degli Anelli" nato dal genio di J.R.R Tolkien, i cui diritti sono stati acquistati per la prima volta nel 1976 dalla Saul Zaentz Company e che adesso passeranno ad una nuova compagnia, la Embracer Group che ha sborsato circa 770 milioni di dollari, e dovrà occuparsi di film, videogiochi, merchandising, eventi, insomma tutto ciò che è ispirato alle opere dello scrittore di Lo Hobbit, che continuano a mietere fan in ogni parte del globo.

Il passaggio dei diritti della saga

La vendita è stata stipulata diverso tempo fa e Lars Wingefors, fondatore e Ceo del gruppo svedese ha dichiarato: "Sono sinceramente eccitato di far entrare una delle più epiche franchise di fantasy nella famiglia Embracer", e ha aggiunto una considerazione "sono sicuro che aprirà la strada a ulteriori opportunità  transmediali e sinergie". A seguito dell'annuncio della compravendita, la società ha annunciato che prevede la realizzazione di alcuni spinoff basati su personaggi iconici della serie come Gandalf, Aragorn, Gollum, Galadriel e Eowyn. I diritti delle opere di Tolkien era stato acquistati da Saul Zaentz, un noto imprenditore cinematografico, nel 1976 e due anni dopo fu realizzato il primo cartone sul tema, dopodiché erano stati ceduti in licenza a Peter Jackson che ha poi realizzato i film divenuti dei cult: "Noi a Zaentz abbiamo avuto l'onore nell'ultimo mezzo secolo di gestire i diritti su Tolkien. Siamo felici che adesso Embracer raccolga il testimone", ha detto Marty Glick, Chief Operating Officer della Embracer

Il tentativo di Prime Video e Jeff Bezos

Nel 2017, Saul Zaentz è morto e poco tempo dopo la Afc, nota banca internazionale, ha avviato le pratiche per la vendita dei diritti che si sono concluse con quest'ultimo affare, sebbene sembrava potessero esserci altri acquirenti in campo. Tra i papabili nomi, infatti, c'era quello di Jeff Bezos, patron di Amazon, che approfittando di una piccola clausola nel primo contratto stipulato dalla società, che non consentiva la realizzazione di serie più lunghe di otto episodi, era riuscito ad accalappiarsi la realizzazione di "Lord of the Rings: The Rings of Power" in uscita il prossimo 2 settembre sulla piattaforma. Ad avere la meglio sull'acquisto, però, è stata la società svedese. I diritti dell'opera di Tolkien sono ovviamente in mano anche ad altre società come la Warner che ha prodotto finora i contenuti cinematografici della saga, che secondo Variety sarebbero stati in parte recuperati dalla Zaentz perché non si è dato seguito al franchise con altri film.

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