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Valeria Marini in Portobello di Marco Bellocchio: “Se sarò Moira Orfei? Non posso dire niente”

Valeria Marini è nel cast di Portobello, la serie di Marco Bellocchio su Enzo Tortota, interpretato da Fabrizio Gifuni. La showgirl ha confermato il suo cameo, senza specificare il suo ruolo, sebbene è probabile si tratti di Moira Orfei.
A cura di Ilaria Costabile
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Non mancano sorprese alla Mostra del Cinema di Venezia, dove sul red carpet è apparsa Valeria Marini. La showgirl fa parte del cast di Portobello, la serie diretta Marco Bellocchio, con protagonista Fabrizio Gifuni nei panni di Enzo Tortora. Sebbene le sia stato chiesto quale sia il suo ruolo, Marini non ha confermato, ma l'ipotesi è che possa interpretare Moira Orfei.

Valeria Marini conferma la sua presenza nella serie di Marco Bellocchio

È un giornalista del Corriere della Sera a fermare Valeria Marini in arrivo a Venezia nella serata di lunedì 1 settembre, intenta a raggiungere gli attori che hanno preso parte alla serie tv targata HBO incentrata sulla vicenda giudiziaria di Enzo Tortora. "Venezia è sempre Venezia, è magica" dice la showgirl e risponde alla prima domanda inerente alla sua presenza al Lido: "Ho fatto un bellissimo cameo nella serie Portobello del maestro Marco Bellocchio" e al quesito sul suo possibile personaggio, ovvero la regina del circo Moira Orfei, la showgirl risponde candidamente: "Non posso dire niente, però per me è un onore prendere parte a un progetto così importante, cinematograficamente e socialmente, e per aver lavorato con il maestro Marco Bellocchio". 

Le parole di Marco Bellocchio su Enzo Tortora

Dopo la visione dei primi due episodi della serie, c'è stato un grande entusiasmo da parte degli addetti ai lavori che hanno elogiato il racconto del regista 85enne. Il personaggio di Enzo Tortora viene raccontato in maniera limpida, ripercorrendo la gogna mediatica che lo ha travolto, insieme alla gestione del suo caso da parte della giustizia. "È stata un'ingiustizia che ferì l'Italia" ha dichiarato il regista che ha poi sottolineato come quell'errore distrusse nel profondo il conduttore : "quell’ingiustizia gli spezzò il cuore all’interno" , per poi continuare:

E ai giudici, onesti e in buona fede, ma che non vollero vedere, accecati da un’idea missionaria di giustizia, e che ancora più inspiegabilmente non vollero riconoscere il proprio errore, fa il nome di Tortora

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