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Il conduttore di Sanremo 2027: la Rai corteggia ancora Conti ma De Martino è pronto, Amadeus sarebbe l’imprevisto

Carlo Conti non è certo di voler fare un terzo Sanremo consecutivo nonostante la proposta Rai. Si valutano alternative: si parla di un ritorno di Amadeus dopo la debacle su NOVE ma c’è Stefano De Martino in attesa.
A cura di Francesco Raiola
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Carlo Conti, Stefano De Martino e Amadeus
Carlo Conti, Stefano De Martino e Amadeus

Sarà l'ultimo Sanremo di Carlo Conti o no? Sarà Stefano De Martino a proseguire questo cammino oppure ci sarà il ritorno di Amadeus? Sono stati appena annunciati i 30 Big dell'edizione 2026e già si parla di quello che succederà nel 2027. È normale, il Festival è il più grande ritorno economico della Rai, quindi prevede una programmazione molto lunga e attenta. Oltre a essere un contenitore è anche cartina di tornasole dell'attualità sociale e politica. L'attenzione, insomma, è sempre ai massimi livelli e le voci sono ciò di cui si nutre. Le ultime vorrebbero un Amadeus in rotta con Nove e si parla di un suo eventuale ritorno sul palco dell'Ariston, ma Fanpage apprende anche di un Carlo Conti che si risparmierebbe volentieri un terzo anno consecutivo appresso allo stress che il Festival comporta.

La voce gira da tempo, e come tutte le voci ha qualche suggestione: in fondo ad Amadeus è legata la ripresa definitiva di Sanremo, passato dall'essere il brutto anatroccolo della discografia italiana a un cigno. O gallina dalle uova d'oro. È colui che ha riportato alcuni Big in gara, facendo ascolti straordinari. Insomma, potrebbe essere un gradito ritorno, di quelli che a Sanremo abbiamo visto spesso. Benché la Rai abbia proposto un rinnovo di contratto al conduttore, Amadeus ha sempre parlato di un problema non formale – anzi, la proposta della Rai era economicamente soddisfacente – ma di una questione di rapporti umani.

"Ci sono delle scelte di vita che sono dettate dal rapporto personale, umano, di sensazione che hai (…) – disse Amadeus -. Ci vuole anche una questione di rapporto umano, che può sembrare una cosa strana nel nostro mondo, ma alla mia età questo viene quasi di pari passo con tutto il resto (…). Non ne faccio una questione politica". Insomma, c'è lo scoglio per cui la Rai – quindi il Governo – dovrebbe riaccogliere chi ha preso una strada diversa. E benché Amadeus – molto distante dalla dirigenza attuale – abbia sottolineato che la questione non era politica, è evidente che non è un punto che si può escludere quando si parla di televisione pubblica.

Il ritorno di Amadeus, quindi, è impossibile? No, ma sarebbe un colpo di scena non da poco, vista la porta sbattuta in uscita. Il conduttore, infatti, ha ancora due anni di contratto, nonostante le difficoltà che sta vivendo. Amadeus, infatti, vive quella che sembra essere una condizione di isolamento a Discovery. Nonostante questo, la presenza in Rai di Fiorello, la sua ombra in ogni Festival, potrebbe fungere da calamita. "Non farò mai Sanremo senza Amadeus", ha sentenziato di recente il noto showman parlando della possibilità di un'intrusione in quello di Carlo Conti o altri. Poi ha aperto a un "mai dire mai", buttato in una curva, che potrebbe suonare come possibilità di un doppio ritorno includente proprio l'amico Amedeo.

Poi Fanpage apprende che in tempi non sospetti ci sia stato un approccio da parte della Rai per rinnovare il contratto di Carlo Conti. La tv di Stato, quindi, si è mossa per proseguire ancora questo matrimonio. In fondo i numeri dello scorso anno dicono che il Festival ha tenuto e migliorato gli ascolti, lanciando anche definitivamente alcune carriere, come quella di Olly e Lucio Corsi e rilanciando un'artista come Giorgia, oltre a consolidare posizioni come quella di Brunori. Certo, c'è stato anche un problema non di poco conto tra la Rai e le discografiche, le quali chiedevano rimborsi maggiori per coprire le enormi spese che il Festival comporta.

Ma siamo sicuri che Carlo Conti voglia veramente fare un terzo Festival consecutivo? Il sesto della sua carriera? La risposta è no. Non è affatto sicuro, anzi, nonostante l'enorme amore del conduttore per quella che considera casa, ovvero la Rai, farebbe volentieri a meno di questa incombenza. In fondo quello che doveva e poteva fare l'ha fatto. Ottimi ascolti nel 2025, quando tutti lo aspettavano al varco dei numeri di Amadeus, un po' come accaduto a Stefano De Martino per Affari Tuoi. E soprattutto quello a cui tiene molto, ovvero un cambio della guardia, ‘i giovani' che possano garantire un ricambio generazionale per il Festival, come quello di Alessandro Cattelan e Gianluca Gazzoli.

Per adesso le tessere del puzzle sono sparse sul tavolo, le componenti in gioco sono tante e in ballo ci sono ancora questioni aperte o non chiuse definitivamente, come quella economica e le pressioni per cambiare città. Come sempre alcune decisioni arriveranno sulla scia dei risultati del Festival. E poi, inutile negarlo, le polemiche e le voci sono pane per i denti del Festival. Sembra che Carlo Conti con questo Sanremo 2026 si appresti a chiudere un ciclo per lasciare il passo alla rivoluzione di Stefano De Martino, l'uomo Rai visto come jolly generazionale e leva da far crescere. Il ritorno di Amadeus, in questo scenario, sarebbe l'imprevisto in una partita del Monopoli. Tutto da giocare, insomma.

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Giornalista dal 2005, sono responsabile dell'Area Musica di Fanpage.it dal 2013. Sono stato tra i fondatori di Agoravox Italia, e ne sono stato direttore dal 2011 al 2013. Ho scritto di musica, tra gli altri, per Freakout Magazine e Valigia Blu e sono stato relatore al Master di I° livello “Scuola di Giornalismo Post Laurea” dell'Università degli Studi di Salerno. Sono stato per diverse edizioni tra i relatori al Festival Internazionale del giornalismo di Perugia.
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