Giulia Vecchio rompe il silenzio sul caso dell’imitazione di Monica Setta: “La libertà d’espressione va tutelata”

Giulia Vecchio è tornata a parlare della parodia che ha fatto di Monica Setta andata in onda su GialappaShow. La giornalista non aveva apprezzato l'imitazione, ritenendola un esempio di body shaming: per questo motivo, aveva deciso di agire per vie legali. Ospite degli Sky Inclusion Days, l'imitatrice ha espresso il suo pensiero sulla vicenda: "Ciò che conta davvero, è tutelare un principio fondamentale sancito dalla nostra Costituzione: la libertà di espressione".
Le parole di Giulia Vecchio sul caso Monica Setta
Rispondendo a una domanda del giornalista Alessio Viola, Giulia Vecchio ha spiegato che, dopo la parodia, con Monica Setta c'era stato un confronto iniziale "molto cordiale": "Abbiamo anche scoperto di avere origini comuni: entrambe siamo di Brindisi, in Puglia. Poi però, com’è naturale, ciascuno ha una propria sensibilità e può esserci qualcosa che infastidisce. Ciò che conta davvero, però, è tutelare un principio fondamentale sancito dalla nostra Costituzione: la libertà di espressione", le parole.
Come riportato dal portale BlogTvItaliana, l’attrice ha poi spiegato di ritenere comprensibile la reazione infastidita della giornalista, ma che esiste comunque "una linea sottile, ma è essenziale poter fare satira, parodia e ironia. Questi strumenti fanno parte del nostro patrimonio culturale più autentico: aiutano a riflettere sulla realtà, offrono uno spunto per affrontare temi più ampi".
L’imitazione, dopotutto, non è mai solo fine a sé stessa: restituisce un mondo, porta alla luce dinamiche, ambienti, figure riconoscibili. È un gioco teatrale.
In che rapporti è adesso con la giornalista
Vecchio ha anche ribadito il fatto che la sua imitazione fosse inserita in un contesto ironico: "Si trattava di una caricatura di certe interviste al femminile dai toni un po’ enfatici, che mi divertivano e da lì è nata l’idea". Lei e la giornalista, si sono sentite solo nei primi momenti successivi alla parodia, "poi ognuna ha seguito la propria strada".