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Abusava di bimbe e le vendeva ad altri pedofili, fermato solo dopo 40 anni

L’uomo, oggi 60enne, avrebbe continuato ad abusare di bimbe e ragazzine nonostante diverse denunce da parte di alcune delle vittime. Condannato ora da un tribunale scozzese per sei casi accertati, è accusato di essere stato anche al centro di un giro di pedofili a cui vendeva le minori dopo averne abusato.
A cura di A. P.
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Per decenni ha abusato sessualmente di bimbe e ragazzine facendola sempre franca nonostante diverse denunce da parte di alcune vittime degli abusi. Ora, dopo 45 anni, l'uomo è stato finalmente condannato per sei casi accertati ed è sotto indagine per altri episodi analoghi che lo vedono protagonista. David Scott, 60enne scozzese, è stato ritenuto responsabile di abusi perpetrati nell'arco di decenni  e condannato a 12 anni di prigione ma, secondo le nuove accuse nei suoi confronti, in realtà sarebbe stato addirittura al centro di un giro di pedofili. A rivelarlo è stata una delle vittime che all'epoca dei fatti aveva solo otto anni. Secondo il suo racconto, Scott l'avrebbe portata in un appartamento dove almeno altri cinque uomini avrebbero abusato di lei per settimane consegnando buste teine di denaro al suo aguzzino.

Una parente della ragazza, che non può essere nominata, ha detto: "Scott è un mostro assoluto, ma questi cinque uomini hanno anche abusato di lei e devono essere identificati e consegnati alla giustizia". Scott ha iniziato ad abusare di bambini nel 1970, ma non è stato condannato fino a maggio di quest'anno dopo aver ammesso dieci capi d'accusa davanti all'Alta Corte di Glasgow. Eppure alcune del vittime si erano fatte avanti già alla'inizio degli anni '90 ma i loro racconti sono caduti nel vuoto. La polizia ha sostenuto che Scott non è stato perseguito in quel momento a causa di una mancanza di prove. "Non posso credere che sia riuscito a farla franca per tutto il tempo e credo che l'unica ragione per cui ci sia riuscito è che la polizia non ha fatto il proprio lavoro. Se avessero svolto correttamente il loro lavoro, almeno due delle sei vittime non sarebbero mai state abusate" ha ricordato una delle ragazzine abusate  che coraggiosamente ha rinunciato  all'anonimato. La dona è stata ricontattata solo 20 anni dopo che due nuove vittime si sono fatte avanti.

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