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Skipper italiano disperso in Atlantico sulla barca a vela insieme a un amico

L’appello della moglie dello skipper: “Sono marinai esperti, cercateli con grande impiego di forze”. I due velisti non si fanno sentire dal primo maggio e dalla loro barca sarebbe partito un segnale di avaria il 2 maggio.
A cura di Antonio Palma
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Sono ore di apprensione e di angoscia per la famiglia di  Aldo Revello, uno skipper spezzino di cui si sono perse le tracce alcuni giorni fa quando stava veleggiando nell'oceano atlantico con un suo amico fraterno e compagno di tante traversate in barca a vela. "L'ultimo contatto lo aveva avuto alle 0,16 del Primo Maggio. Il meteo era buono, con onda di uno-due metri e vento di 15-20 nodi a traverso. Sono marinai esperti, Non riesco a capire cosa sia accaduto " ha dichiarato la mogie del 53enne, chiedendo alle autorità di impegnarsi e fare tutto il possibile per salvarli. Revello, che fa lo skipper di professione da oltre 15 anni e naviga abitualmente ai Caraibi, ad aprile era tornato a Martinica per riportare la barca a La Spezia con l'amico Antonio Voinea, un romeno trentenne ed esperto marinaio che per anni ha abitato in Veneto prima di prendere la residenza a Fuerteventura, alla Canarie.

"Antonio  per Aldo non e' solo il suo marinaio, è molto di più di un amico, per noi è come un fratello", ha aggiunto Rosa Cilano che del caso ha informato la Guardia Costiera nazionale nel pomeriggio del 2 maggio facendo partire le ricerche.  I due erano salpati da Martinica il 7 aprile e, dopo uno scalo intermedio, il 28 aprile erano ripartiti per Gibilterra. Il viaggio sembrava andare nel migliore dei modi come dimostra anche il diario di bordo che lo skipper teneva online. "Che giornate meravigliose. Il bright corre sereno senza sforzo oggi al gran lasco e macina miglia buone, in linea d'aria ne abbiamo fatte 420, molte di più sul mare a causa dei lunghi bordi dei giorni scorsi. I delfini arrivano anche tre volte al giorno a giocare a prua e stiamo bene", si legge nella pagina datata Primo Maggio, che aggiunge: "La sera è freschetto. L'oceano è uno spettacolo infinito in movimento. Ci corriamo sopra con tutto: barca, cuore, sguardo e parola. Da un lato è routine: una manovra, poi si cucina, si dorme, si legge e si chiacchiera; dall'altra è stupore sogno e meraviglia. Credo sia vita intensa, una esperienza grandiosa. Sì, me la sto godendo senza pressione e stress. Ore e giorni nel vento, provate anche voi. Ciao",

Da allora però il diario si è interrotto improvvisamente e ogni comunicazione è diventata impossibile. L'ultima segnalazione quando l'imbarcazione era tra le Azzorre e Gibilterra, poi più nulla. In particolare, secondo i giornali portoghesi, l'ultimo segnale è stato dato il 2 maggio alle 13:48 ora locale a circa 330 miglia nautiche (660 chilometri) a Est di Sao Miguel, nell’arcipelago delle Azzorre, quando dalla barca sarebbe partito un segnale d'allarme con l'Epirb. Le ricerche per questo si sono concentrate in un raggio di  300 miglia nautiche da quel punto e vedono la partecipazione un aereo C-295 dell’Aeronautica portoghese, una corvetta della Marina, due mercantili e un peschereccio. "Chiedo che le autorità continuino a impegnarsi nelle ricerche di mio marito e di Antonio. Sono marinai esperti, cercateli con grande impiego di forze" è l'appello lanciato dalla moglie di Revello

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