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Senatore Lusi: “Quei soldi mi servivano ma sono pronto a restituire 5 milioni”

Il parlamentare del Pd sarebbe pronto a restituire una parte dei soldi rubati dalle casse dell’ex partito della Margherita e a chiedere il patteggiamento nel processo, intanto tra gli ex centristi si scatenano sospetti e polemiche sul mancato controllo dell’operato dell’ex tesoriere.
A cura di Antonio Palma
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Il parlamentare del Pd sarebbe pronto a restituire una parte dei soldi rubati dalle casse dell'ex partito della Margherita e a chiedere il patteggiamento nel processo, intanto tra gli ex centristi si scatenano sospetti e polemiche sul mancato controllo dell'operato dell'ex tesoriere.La vicenda del Senatore Luigi Lusi sta influenzando pesantemente il clima all'interno del Pd e degli ex della Margherita. Dubbi, domande e sospetti hanno investito tutti gli ex compagni di partito che ora si interrogano su come sia stato possibile non accorgersi dell'ammanco di quei tredici milioni di euro che il senatore del Pd ha trasferito sui suoi conti. In realtà, in molti da tempo chiedevano maggiori controlli e assemblee, per decidere il dà farsi con quei milioni che ancora arrivavano dai rimborsi elettorali ad un partito che non esisteva più e non aveva esigenze di campagna elettorale. Arturo Parisi, ad esempio, aveva segnalato l'opacità dei bilanci e rivelato l'incongruenza di convocazioni di assemblee in orari improponibili, e lo stesso comitato di revisione non si era mai più riunito dopo lo scioglimento del partito.

I SOSPETTI DEGLI EX CENTRISTI – Non pochi esponenti di spicco dell'ex Margherita, infatti, avevano reclamato negli anni scorsi una revisione del bilancio che, però, non è mai arrivata. Il problema è che quei soldi facevano gola a tanti e per anni, fin dalla fusione di Ds e Margherita nel Partito Democratico, è partita una lotta interna tra tesorieri a chi dovesse gestire quei fondi molto sostanziosi, generando non pochi contrasti. I sospetti in queste ore si fanno sempre più vivi per quell'ammissione di Lusi davanti ai Pm con una formula non del tutto chiara, quel "mi prendo le responsabilità di tutti" che ha scatenato diffidenze e timori tra gli ex centristi, i quali temono che altri segreti si possano nascondere dietro la vicenda.

LUSI PRONTO A PATTEGGIARE LA PENA – Del resto in molti raccontando di un Lusi molto severo sul piano economico, che negli anni da tesoriere non ha mai fatto mancare un euro tenendo un bilancio sempre in attivo fino al prelievo di quei tredici milioni. Soldi che, come ha rivelato lui stesso ai giudici, gli servivano e ha deciso di prelevarli anche come contropartita per il lungo lavoro svolto per il partito. Il Senatore, che molto probabilmente verrà espulso dal Pd, ha già promesso di voler restituire una parte dei soldi, cinque milioni di euro tramite fideiussioni che i vertici della Margherita potrebbero accettare per non dilungarsi in procedimenti civili molto lunghi. In realtà l'accordo allo studio degli avvocati delle due parti è strettamente legato alla vicenda penale in cui Lusi è indagato per appropriazione indebita. Il parlamentare, infatti, avrebbe intenzione di patteggiare la Pena, ma finché non lo farà i giudici vorrebbero un sequestro preventivo dei suoi beni riducendo così la possibilità di rimborso alla Margherita.

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