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Scontri in Val di Susa

Scontri in Val di Susa tra No Tav e polizia: la diretta

Scontri in Val di Susa: le forze dell’ordine, con una scavatrice sfondano le barricate che portano al cantiere della Maddalena. Feriti 25 poliziotti. I No Tav: perso un round non la guerra. La cronaca in diretta.
A cura di Biagio Chiariello
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NO TAV - tensione in Val di Susa
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Scontri in Val di Susa

Ore 18.20 – Rimane tranquilla la situazione nei pressi di Maddalena di Chiomonte, dove da stamattina sono al lavoro le ruspe. Nel frattempo è stata organizzata una fiaccolata per opporsi ancora ai lavori per martedì sera alle 20,30 in Val di Susa e continua la mobilitazione sui social network, dove si invitano i cittadini del Piemonte (e non solo) a scendere in piazza al fianco dei manifestanti.

Ore 14.41 – Numerose proteste e cortei anche nella capitale, dove un corteo mobile si è snodato per le vie della città, arrivando fino alla sede del Pd in via Sant'Andrea delle Fratte, al grido di "Fassino boia". Agitazione anche davanti alla sede del Pdl in via dell'Umiltà, dove è stato lanciato un fumogeno e qualche monetina, questa volta gridando slogan contro Berlusconi e il governo. Tra le bandiere presenti al corteo quelle di Rifondazione Comunista, del movimento No Tav e dei Cobas.

Ore 13.17 – Come per il referendum, si conferma il ruolo fondamentale di Internet anche  per la mobilitazione "No Tav": su molti siti internet legati al movimento di mobilitazione, infatti, si leggono appelli e inviti come questo: "Chi può vada direttamente a Chiomonte a dare man forte", per incentivare la partecipazione diretta alla mobilitazione e alle proteste.

Ore 12.40 – La situazione è calma alla Maddalena di Chiomonte, dove ieri le forze dell'ordine hanno sgomberato  il presidio degli attivisti No-Tav. L'area è controllata dalle forze dell'ordine, mentre uomini e mezzi delle ditte incaricate proseguono nelle operazioni di apertura del cantiere; gli operai sono impegnati in due zone distinte: una nei pressi dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia e l'altra nella zona della Maddalena.

Ore 10.15 –Ancora chiusa al traffico l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, fra Avigliana e Bardonecchia (Torino), per le operazioni tecniche per l'apertura del cantiere a Chiomonte (Torino) per la ferrovia Tav Torino-Lione.

Ore 20.47 – "Abbiamo ascoltato tutti, sentito le ragioni delle diverse parti e lavorato per arrivare a soluzioni condivise, ma ora non si può più perdere tempo altrimenti rischiamo di restare fuori dall'Europa e questo sarebbe inaccettabile". E' quanto affermato da Silvio Berlusconi ad alcuni parlamentari della maggioranza in merito agli scontri fra forze dell'ordine e manifestanti No Tav in Val di Susa.

Ore 20 – I manifestanti lasciano la stazione di Torino Porta Susa. La circolazione di bus e auto è ripresa regolare. Intanto si apprende che sono dieci i carabinieri feriti durante le tensioni con i No Tav che si sono verificate in mattinata in Val Susa per l'apertura del cantiere della Torino-Lione.

Ore 19.10 -Un sit-in di attivisti e No-Tav ha fatto il suo ingresso nella stazione ferroviaria di Porta Susa, a Torino. Alcuni hanno occupato i binari numero tre e quattro, dove dovrebbe arrivare il Frecciarossa proveniente da Torino-Porta Nuova e diretto a Roma Termini.

Ore 18.30 – Fra i manifestanti a Roma alcuni rappresentanti del comitato No Tav e del Popolo viola, ma anche qualcuno con bandiere di Sel, Libera e Rifondazione comunista. Intanto Via del Corso è stata riaperta al traffico.

Ore 17.45 – Tensione a Roma. Il corteo dei manifestanti nella Capitale si è spostato da Palazzo Chigi a via del Corso, dove i No Tav, scandisco cori come "la Val di Susa non si tocca, la difenderemo con la lotta".  Tutte le linee di bus sono state deviate per via Nazionale e per il Traforo. Proteste contro la ferrovia ad alta velocità Torino-Lione anche in via Quattro Novembre dove la polizia tiene d'occhio gli attivisti anche con alcuni blindati. Un fumogeno è stato lanciato contro la sede del Pdl, , in via dell'Umiltà. Al Municipio di Torino dove è invece riunito il consiglio comunale, si segnala il lancio di qualche oggetto da parte dei manifestanti contro le forze dell'ordine.

Ore 17.15 – L’appello "fermatevi" è stato sottoscritto anche da Nichi Vendola e dai componenti della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà che hanno invitano anche i propri militanti e le altre forze politiche a sottoscrivere l’appello. “Non possiamo accettare  che la linea ferrovia Torino-Lione venga derubricata a questione di mero ordine pubblico.  Le forze politiche che si rifanno alla democrazia non possono legittimare l’uso di qualsiasi forma di repressione violenta” hanno spiegato i rappresentanti di Sel. Anche il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha firmato per l'appello ricordando che "La reazione repressiva del governo rappresenta la negazione della politica come terra di confronto e di dialogo, di fronte a questo modo inaccettabile di intendere la politica e di fronte a questa negazione della democrazia, ogni cittadino e ogni cittadina non può che dire NO" sono state le parole del neosindaco.

Ore 17.00 – Alcuni manifestanti della Sinistra e del movimento cinque stelle stanno protestando di fronte a Palazzo Chigi con striscioni: “No allo stupro della Val di Susa” ,“ Chi tocca la Val di Susa tocca tutti noi” sono gli slogan. Anche davanti alla sede della Regione Piemonte è in corso una manifestazione a sostegno degli attivisti No-Tav . Una trentina di studenti universitari sono entrati nell'atrio del palazzo, mentre fuori vi sono altre decine di manifestanti guardati a vista dalle forze dell’ordine. Intanto un gruppo di intellettuali italiani ha lanciato l'appello "fermatevi", rivolto alle istituzioni e alla politica. Tra i primi firmatari sono Paolo Beni, Marcello Cini, Luigi Ciotti, il segretario della Fiom Maurizio Landini, Alberto Lucarelli, Luca Mercalli, Valentino Parlato, Alex Zanotelli e altri.

Ore 16.30 – Secondo un bilancio del 118, ancora provvisorio,  sono circa ottanta, le persone ferite durante gli scontri. Ai trenta tra le forze dell'ordine, si devono aggiungere i manifestanti No Tav. Una sessantina di feriti sono stati portati all'ospedale di Susa, mentre altri sono state medicati sul posto.

Ore 16.00 – Un poliziotto che negli scontri di stamane aveva riportato una contusione al torace è stato portato all’ospedale di Torino.  Le sue condizioni, però, non sembrano preoccupanti.  Solidarietà a tutte le forze dell’ordine impegnate i Val di Susa sono arrivate dal capo della polizia Antonio Manganelli, che ha ricordato: "Le donne e gli uomini delle forze di polizia sono chiamati a far rispettare disposizioni legittime e lo fanno, a prezzo di enormi sacrifici, non contro qualcuno ma per garantire i diritti di libertà di tutti". Il sindacato della Polizia di Stato Ugl chiede che siano identificati e arrestati coloro che hanno ferito oltre 30 poliziotti.

Ore 14.15 – Due manifestanti denunciati in stato di libertà per porto abusivo di armi (bastone e fionde), dieci gli identificati. Tra il materiale sequestrato a seguito degli scontri tra polizia e manifestanti No Tav figurano tredici estintori numerose pietre e chiodi a tre punte; bastoni; una fionda; un bidone pieno di fuochi d'artificio e petardi

Ore 13.30 – Polemica per l'uso della forza durante le manifestazioni No Tav in Val di Susa. Per Nichi Vendola "è inaccettabile rispondere al dissenso legittimo delle popolazioni con la violenza e la repressione".Protesta anche il Movimento 5 Stelle in quanto "il lancio di lacrimogeni, l'uso coatto di ruspe per la rimozione, è un altro, palese, segno di mancanza di democrazia", si legge nella nota dei consiglieri Davide Bono e Fabrizio Biolè che concludono: "Di certo non finira' oggi la nostra battaglia, pacifica, a difesa del territorio della Val Susa e della sua popolazione".  A favore e dell'opera per l'alta velocita (Torino-Lione) si schiera il Pd, che, tramite il responsabile sicurezza e difesa Fiano, condanna i "facinorosi" fra i No Tav. Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, esprime piena solidarietà alla polizia. Per Emma Marcegaglia, "la realizzazione della Tav è fondamentale". Il presidente di Confindustria condanna "un presidio come il villaggio Maddalena al di fuori della legalita".

Ore 13.00 – Continuano le prosteste degli attivisti No Tav. Un gruppo di manifestanti ha bloccato la statale del Monginevro nel centro di Chiomonte, causando non pochi problemi alla circolazione delle auto. Altri hanno invece occupato la sede dello stesso comune in provincia di Torino, bloccando il sindaco, Renzo Pinard, nel suo ufficio per uno scambio di battute "vivace ma civile", scrive Repubblica. Intanto si apprende che in nottata alcuni recipienti contenenti olio bruciato sono stati lanciati contro la facciata del municipio di Torino.

Ore 11.55– Sono partiti i lavori per la realizzazione del cantiere della Tav Torino-Lione nell'area della Maddalena di Chiomonte, in Val di Susa. Nel frattempo il movimento No Tav Val di Susa sta abbandonando il presidio della Maddalena.

Ore 11. 27 – L'Ansa riporta che è stata consegnata dalle autorità di Polizia alla ditta interessata l'area nei pressi della Maddalena di Chiomonte sulla quale deve essere realizzato il primo cantiere della Tav. Lo si apprende da fonti della Questura di Torino. Sconsolato il sindaco di Chiomonte,Renzo Pinard: «Non poteva che finire così sarebbe da ipocriti dire una cosa diversa»

Ore 11 – «Lo Stato non può assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari». Lo ha detto il ministro dei trasporti Altero Matteoli in riferimento agli avvenimenti in Val di Susa. «La Tav è considerata una priorità da parte dello Stato. I lavori inizieranno e andremo avanti», ha detto Matteoli. Il ministro ha anche aggiunto di essere costantemente informato da Roberto Maroni sulla situazione dell'ordine pubblico. Di tutt'altro avviso il segretario di rifondazione comunista Paolo Ferrero: «Un successo militare del governo, ma non un successo politico».

Ore 10.30 – «Abbiamo perso un round, non la guerra». È il primo commento, dopo lo sgombero dell'accampamento dei No Tav a Chiomonte, del leader del movimento, Alberto Perino. «Oggi – dice – è andata come si pensava che andasse. Noi abbiamo resistito poi le forze dell'ordine hanno sparato migliaia di lacrimogeni. Adesso dobbiamo portare via tutti i materiali dalla Maddalena. Poi vedremo il da farsi, di certo non siamo sconfitti».

Ore 10.15 – Tra lacrimogeni e rimozione di decine di barricate, le forze dell'ordine sono riuscite a penetrare all'interno del presidio dei No Tav. Secondo fonti della Questura di Torino, Venticinque poliziotti sono rimasti feriti nelle operazioni per l'apertura del cantiere della Maddalena. Cinque sono stati trasportati in ospedale. Quattro i manifestanti rimasti feriti, non gravemente.

Ore 9.35 – La polizia, due ore dopo avere sfondato la barricata, sono arrivate sul piazzale della Maddalena di Chiomonte dove fino a poco prima c'erano centinaia di No Tav e hanno occupato l'area. "La gente si rifugia nei boschi per sfuggire a decine di lacrimogeni. Alcuni vomitano o svengono. Mobilitazione generale della valle", scrive Vittorio Bertola, consigliere comunale di Torino per il movimento 5 stelle.

Ore 08.50 – Una scavatrice scortata da agenti di Polizia ha sfondato il primo sbarramento della Centrale Idroelettrica, sta rimuovendo tutti gli intralci e i blocchi creati dai No Tav sulla strada dell'Avanà, che conduce all'area della Maddalena, dove è prevista l'edificazione e del cantiere per la linea Torino-Lione. Non si ferma intanto il tam-tam del movimento in tutta la valle. A quanto si apprende starebbero confluendo a Chiomonte manifestanti da tutta la valle di Susa.

Ore 08.15 I manifestanti cercano di bloccare le forze dell'ordine – Lo scontro tra forze dell'ordine – che scortano i mezzi deputati ad aprire i cantieri dell'alta velocità Torino-Lione – e i manifestanti è cominciata, quando i No Tav hanno tentato di bloccare le forze dell'ordine segando un grande albero di pino: sono stati immediatamente allontanati non riuscendo a completare l'operazione.

Ore 07.40 -Sale la tensione a Chiomonte. Dopo la fiaccolata di ieri sera e una veglia notturna, alle 4,30 al presidio No Tav è scattato l’allarme alla Maddalena di Chiomonte per l’imminente arrivo delle forze dell’ordine. Gli amministratori riuniti nell'unità di crisi hanno annunciato l'arrivo di un'ordinanza di sgombero.

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