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Schianto in strada col figlioletto, Ilaria muore dopo una settimana di agonia

La 44enne Ilaria Raggi stava accompagnando in auto il figlio a scuola prima di andare al lavoro come faceva sempre da qualche mese dopo aver lasciato i container post terremoto in cui aveva vissuto per oltre un anno per l’inagibilità della sua casa. Per il figlio 12enne solo ferite lievi per lei invece non c’è stato nulla da fare.
A cura di Antonio Palma
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Non ce l'ha fatta Ilaria Raggi, la 44enne di San Severino (Macerata) rimasta coinvolta in un terribile incidente stradale martedì scorso lungo la strada provinciale Murattiana. La donna si è spenta nelle scorse ore all'ospedale di Torrette, ad Ancona, dove era ricoverata nel Reparto di rianimazione da quella terribile mattinata del 15 maggio scorso. Troppo gravi le ferite riportate nello scontro frontale con un camion le cui cause sono ancora al vaglio degli inquirenti. Quel giorno la 44enne era la volante della sua auto e, come faceva sempre da qualche mese, stava accompagnando il figlioletto di 12 anni a scuola prima di andare al lavoro

La donna infatti solo da qualche mese si era trasferita in una casa a Passo di Treia dopo aver trascorso più di un anno nell’area camper di San Severino a causa del terremoto che aveva reso inagibile la sua abitazione. Si stava dirigendo verso Tolentino quando, per cause sconosciute, si è schiantata frontalmente contro un camion che trasportava un bobcat. Nel violentissimo urto la vettura è stata sbalzata al limitare della carreggiata dove è stata centrata da un furgone che proveniva dalla stessa direzione. Sul luogo dell'incidente erano subito accorsi i vigili del fuoco, che avevano estratto mamma e figlio dalle lamiere, e i sanitari del 118 che, con l'aiuto di due elicotteri,  li avevano poi trasportati in ospedale. Per il piccolo fortunatamente ci sono state solo lesioni lievi ed è stato dimesso pochi giorni dopo ma per la donna, invece, le condizioni erano apparse subito molto gravi.  La 44enne era tenuta in coma farmacologico ed è stata operata più volte ma ogni sforzo si è rivelato vano.

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