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Sardegna, l’autopsia sull’operaio trovato morto in campagna: “Ucciso da un cinghiale”

È morto dissanguato dopo essere stato aggredito da un cinghiale che lo ha azzannato a una gamba Giuseppe Secci, l’operaio forestale di 65 anni trovato giovedì scorso privo di vita in un terreno vicino alla sua abitazione a Villaputzu. Aggredito dall’animale, l’uomo ha perso subito i sensi. A chiarire le cause della morte è stata l’autopsia.
A cura di Susanna Picone
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Strana giornata quella vissuta in un cimitero di Castellammare di Stabia dove, intorno alle 8 di questa mattina, a un contadino è scappato un cinghiale. E da qui è nata la singolare “battuta di caccia” tra le lapidi.

È stato un cinghiale ad aggredire e provocare il decesso di Giuseppe Secci, l’operaio forestale di sessantacinque anni trovato privo di vita giovedì scorso in un terreno non distante da casa sua, a Villaputzu in Sardegna. È stata l’autopsia effettuata oggi dal medico legale Roberto Demontis, incaricato dalla Procura di Cagliari, a chiarire le cause del decesso. Il cinghiale ha azzannato a una gamba il sessantacinquenne, che è poi morto dissanguato. Nel corso dell’esame sono emersi i nuovi elementi che danno una rilettura sulle cause della morte. Giuseppe Secci è stato aggredito dall'animale mentre si trovava nel suo terreno: probabilmente ha tentato la fuga ma il cinghiale lo ha raggiunto e lo ha azzannato recidendogli un'arteria della gamba. A causa della forte perdita di sangue, il sessantacinquenne ha perso subito i sensi prima ancora di poter tentare di dare l'allarme e alla fine è morto dissanguato. Secci era uscito di casa mercoledì scorso per andare al lavoro, ma lì non era mai arrivato. Non vendendolo neppure tornare a casa i suoi familiari ne avevano denunciato la scomparsa il giorno successivo e, poche ore dopo che erano scattate le ricerche dei carabinieri della compagni di San Vito e degli agenti del corpo forestale, il suo cadavere è stato trovato nelle campagne sarde vicino casa.

L'autopsia anche sull'altro cadavere trovato a Maracalagonis – Più o meno contemporaneamente al ritrovamento del cadavere di Secci, in un altro centro del sud della Sardegna era stato trovato privo di vita un altro uomo. Si tratta di Luca Paulis, un giovane di ventisette anni trovato morto nelle campagne di Maracalagonis. Anche in questo caso è stata effettuata l’autopsia per tentare di chiarire le cause del decesso: il medico legale non ha trovato elementi che possano essere collegati all'intervento di terze persone e sarà necessario attendere gli esami tossicologici per stabilire se il giovane sia morto eventualmente per overdose. Il decesso per uso di sostanze stupefacenti al momento è l'ipotesi più avvalorata.

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