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Cosa c’è nel decreto Primo Maggio e perché non ci sarà l’intervento sulle tredicesime

Nel pacchetto Primo Maggio, appena approvato dal Consiglio dei ministri, c’è il bonus da 100 euro per i redditi bassi, sotto i 28mila euro. “Questo è un primo tassello di quello che vogliamo fare per le tredicesime”, ha detto il viceministro Leo, spiegando che però mancano ancora le risorse necessarie per un intervento più incisivo.
A cura di Annalisa Girardi
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Fisco e lavoro: sono questi i campi in cui il governo interviene con il cosiddetto pacchetto Primo Maggio, approvato in Consiglio dei ministri alla vigilia della Festa dei Lavoratori. In particolare, il governo ha dato via libera al decreto legge che riforma le Politiche di coesione e il decreto legislativo sul regime Irpef e Ires. "Oggi abbiamo approvato il tredicesimo decreto legislativo concernente la riforma del sistema fiscale, 8 sono stati approvati in via definitiva e questo è il quinto all'esame delle commissioni parlamentari. Il decreto legislativo tratta la materia delle imposte sui redditi, in particolare l'Irpef e l'Ires e tocca le diverse categorie reddituali: i redditi agrari, i redditi di lavoro dipendente, i redditi di lavoro autonomo, i redditi diversi e i redditi d'impresa. Veniamo incontro a delle esigenze che sono state presentate anche dai sindacati", ha detto in conferenza stampa il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, parlando dell'incontro che c'è stato ieri a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali.

Premi di produzione, bonus da 100 euro per i redditi sotto i 28 mila euro e sgravi per le assunzioni: sono alcune novità introdotte con il provvedimento. Sul bonus, di cui si era parlato sulla stampa nei giorni prima del vertice di governo, "avevamo necessità assoluta di trovare delle coperture che non avevamo nel 2024, perché abbiamo utilizzato tutte le risorse disponibili per mettere a terra i decreti legislativi fatti fino ad oggi" per cui "si va ai 100 euro a gennaio che saranno erogati attraverso i sostituti di imposta", ha spiegato il viceministro.

Per poi aggiungere: "Con questo bonus, che va messo in correlazione con il taglio del cuneo, la riduzione delle aliquote, i fringe benefit, il governo viene incontro alle fasce medio basse di reddito. Questo bonus ha aggiunto un ulteriore beneficio, un ulteriore sostegno alle famiglie monoreddito o monogenitoriali per comprare un regalo a un figlio, destinare la somma ai consumi". Il viceministro che il bonus da 100 euro è solo il primo step verso l'intervento sulle tredicesime che era stato inizialmente previsto: "Questo è un primo tassello di quello che vogliamo fare per le tredicesime", ha detto.

Il viceministro ha spiegato che si tratta di una misura una tantum perché l'obiettivo finale è quella della detassazione totale delle tredicesime. E ha concluso: "Non è che abbiamo una visione strabica, per imprese e lavoro autonomo, prestiamo altrettanta attenzione al lavoro dipendente, che ha numeri molto più rilevanti" e bisogna "trovare equilibrio per le coperture".

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