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Salemi a rischio scioglimento per mafia e Sgarbi si dimette da sindaco

Dopo le conclusioni della Commissione Ministeriale che ha invitato il Viminale allo scioglimento dell’amministrazione Comunale per infiltrazioni mafiose, il sindaco Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da primo cittadino e mercoledì andrà a colloquio con il Ministro Cancellieri.
A cura di Antonio Palma
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Dopo le conclusioni della Commissione Ministeriale che ha invitato il Viminale allo scioglimento dell'amministrazione Comunale per infiltrazioni mafiose, il sindaco Sgarbi ha annunciato le sue dimissioni da primo cittadino e mercoledì andrà a colloquio con il Ministro Cancellieri.

Il sindaco ed ex Ministro Vittorio Sgarbi ha annunciato oggi  le dimissioni da sindaco della cittadina siciliana di Salemi nel Trapanese dopo aver saputo della decisione della Commissione d'inchiesta, che ha proposto al Viminale lo scioglimento dell'amministrazione comunale per infiltrazioni mafiose. Le indagini erano partite dopo le operazioni della Polizia su appalti e nomine nella sanità che avevano portato a sequestri e arresti. Le conseguenti polemiche politiche avevano indotto l'allora Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ad incaricare il vice prefetto di Trapani, Giuseppe Ranieri di avviare una commissione d'inchiesta per accertare i fatti. "Ho lavorato come un matto, ho contrastato gli interessi mafiosi, e ora mi attaccano" ha detto in una dichiarazione a caldo Sgarbi annunciando anche gesti di protesta eclatanti in attesa di un chiarimento con il Ministro Cancellieri. Sgarbi fino a questa mattina, infatti, aveva fatto sapere di non voler lasciare la poltrona di Sindaco ed anzi di voler sospendere il concorso per la nomina del suo vice, riservato a sole donne, per nominare suo vice Pino Giammarinaro, ex parlamentare della Dc che secondo la commissione d'indagine influenzava i lavori dell'amministrazione Comunale di Salemi.

SGARBI INCONTRERA' IL MINISTRO CANCELLIERI – Giammarinaro, già coinvolto in indagini per mafia e sottoposto al regime della sorveglianza speciale, aveva appoggiato nel 2008 il sindaco alle elezioni comunali, e nell'inchiesta del 2011 aveva anche subito un ordine di sequestro preventivo dei beni. Secondo la magistratura gestiva indebitamente la vita amministrativa della cittadina siciliana partecipando anche alle riunioni della giunta, influenzandone le scelte. Le stesse conclusioni a cui è arrivata la commissione che ha confermato i condizionamenti mafiosi della giunta e del consiglio comunale.  Dopo le prime interviste però Sgarbi, arrivato in Sicilia, è tornato sui suoi passi annunciando le dimissioni da sindaco di Salemi, e ringraziando gli "ispettori del ministero che hanno mostrato cose di cui non mi ero accorto".  Resta l'incontro con il Ministro Cancellieri in programma mercoledì, a cui Sgarbi promette di illustrare le cose fatte in questi anni e le sue scelte per la città.

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