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Saldi invernali 2015: ogni famiglia spenderà 336 euro

Lo dice Confcommercio in occasione dei saldi invernali che partiranno il 3 gennaio per tutte le regioni italiane, a eccezione di Basilicata, e Campania dove cominceranno già il 2.
A cura di Susanna Picone
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In occasione dei prossimi saldi invernali 2015 ogni famiglia spenderà 336 euro. Soldi destinati all’acquisto di capi d'abbigliamento, calzature e accessori, per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. A dirlo è l'ufficio studi di Confcommercio in occasione dei saldi che partiranno il 3 gennaio per tutte le regioni italiane, ad eccezione di Basilicata, Campania dove cominceranno un giorno prima, già il 2 gennaio. Almeno un italiano su due, stando al sondaggio realizzato da Confcommercio e Format Research, approfitterà dei saldi 2015. Gli italiani risparmieranno prevalentemente su articoli sportivi, biancheria intima, accessori (guanti, cinte, sciarpe, cappelli, etc.) e capi d'abbigliamento. In crescita quest’anno l'interesse per le calzature. La propensione dei consumatori a comprare con gli sconti è però in calo del 7.3% rispetto al 2014. Inoltre, secondo Confcommercio, gran parte degli italiani spenderà circa 200 euro per lo shopping mentre in calo la percentuale di coloro che sono intenzionati a spendere oltre 200 euro: il 20,6% contro il 43,3% di cinque anni fa.

Il commento sui saldi del vicepresidente di Confcommercio – Aumenta invece la percentuale di coloro che hanno affermato di attendere i saldi invernali per acquistare qualsiasi tipo di prodotto e non solo i prodotti griffati o prodotti ai quali si stava pensando da tempo. Insomma, tanti coloro che aspettano i saldi per acquistare quanto è considerato “necessario”. “La debolezza dei consumi, le spese obbligate e incomprimibili (luce, gas, assicurazioni, canone Rai subito dopo l’ultima ondata di pagamenti di tasse che ha interessato gli italiani a dicembre), la sfiducia nel futuro e l’atteggiamento estremamente prudenziale dei nostri connazionali sempre più indirizzati al contenimento delle spese, ci fa pensare che anche per quest’anno i saldi non rappresenteranno la via d’uscita per il dettaglio moda”, è il commento di Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio.

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