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Russia, aperta in diretta tv la scatola nera del jet abbattuto dalla Turchia

La scatola nera è parzialmente danneggiata: molto probabilmente alcuni dati sono irrecuperabili.
A cura di Davide Falcioni
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Il jut Su-24M abbattuto dalla Turchia lo scorso 24 novembre aveva invaso lo spazio aereo di Ankara? Potremmo saperlo presto, dopo l'analisi della scatola nera del caccia, che è iniziata oggi con l'apertura dell'apparato in diretta tv. Il Cremlino ha fatto sapere che all'inchiesta parteciperanno anche esperti cinesi ed inglesi e che a partire da domani verranno processati tutti i dati del volo.

Sergey Dronov, vice capo dell'aviazione russa, ha dichiarato: "Per assicurare la massima trasparenza, abbiamo contattato esperti di 14 diversi paesi invitandoli a prendere parte ai lavori come osservatori. Molti hanno rifiutato per diverse ragioni, tranne Liu Chang Wei dalla Cina e Jonathan Gillespie dalla Gran Bretagna. Ci siamo inoltre rivolti alla IAC – la commissione interstatale per l'aviazione – perchè ha una considerevole esperienza nelle indagini degli incidenti aerei e possiede tecnologie moderne che soddisfano tutti gli standard internazionali", ha concluso.

Stando a quanto riferito da uno degli esperti che hanno aperto l'apparato, la scatola nera è parzialmente danneggiata: tre degli otto microchip presentano rotture marcate con fessure e probabilmente non contengono dati registrati. L'indagine sui dati che invece non hanno subito guasti verranno resi pubblici lunedì 21 dicembre. Stando a quanto rivelato da Sergey Dronov anche due cittadini statunitensi prenderanno parte all'indagine: "Il presidente e il vice presidente della società internazionale per le indagini dei disastri aerei, Del Gandio e Ron Schleed, prendono parte all'inchiesta".

Intanto la tensione tra Russia e Turchia rimane alta: ieri Vladimir Putin, parlando dell'abbattimento del jet, ha dichiarato che il governo di Ankara avrebbe voluto, lanciando un missile a un caccia russo, compiacere il governo statunitense.

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