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Ruby bis, Lele Mora e Emilio Fede condannati a 7 anni, la Minetti a 5

E’ arrivata la sentenza di primo grado nel processo per i festini di Arcore. Nei confronti del’ex direttore del Tg4 e dell’ex agente del vip la condanna più dura. Nei loro confronti anche l’interdizione a vita.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 17.45 – Lele Mora: "Condanna pesante, faremo appello" – Lele Mora è stato condannato a 7 anni di carcere nel processo ‘Ruby Bis' per tutti e due i capi di imputazione contestati. Secondo i suoi legali si tratta di "un giudizio pesante, non è quello che ci aspettavamo". Così gli avvocati Gianluca Maris e Nicola Avanzi, che hanno anche fatto sapere che faranno appello.

Ore 17.35 – Chiara Danese (parte civile): "Sono riuscita a recuperare dignità" – "Contenta" e "soddisfatta", è questa la reazione di Chiara Danese, la ex miss Piemonte che si è costituita parte civile al processo Ruby 2. "Finalmente sono riuscita a recuperare dignità" ha detto la giovane dopo la lettura della sentenza, "spero di esser un esempio per tutte le ragazze come me che avevano un sogno".

Ore 17.27 – Nicole Minetti "soddisfatta, ma la pena è eccessiva" – La ex igienista dentale, condannata a 5 anni di reclusione nel ‘Ruby bis' (due in meno rispetto alla richiesta dei pm), si dice "soddisfatta" per l'assoluzione da tre capi di imputazione, ma allo stesso tempo è "stupefatta per la pena eccessiva". Lo hanno riferito i suoi legali che l'hanno sentita al telefono.

Ore 17.20 – Fede denuncia le parti civili – "Comunque decida la corte ho dato mandato al mio legale di procedere per calunnia aggravata nei confronti di Chiara Danese, Ambra Battilana e Imane Fadil". È quanto ha comunicato con una nota Emilio Fede – condannato a 7 anni – poco prima della lettura della sentenza sul caso Ruby."Chiederò inoltre – ha aggiunto l'ex direttore del tg4 – che sia chiamato il teste Daniele Salemi a dire quello che avrebbe dovuto dire ma si è avvalso della facoltà di non rispondere, sulla vicenda di Chiara e Ambra". Tutto questo deve avvenire "in tempi rapidi con una rogatoria per capire che cosa è accaduto nell'agenzia della Bsi di Lugano dove venivano gestite le operazioni finanziarie di Lele Mora e dei suoi diretti collaboratori" ha detto ancora Fede.

I giudici del processo Ruby bis, riuniti in Camera di Consiglio, hanno appena annunciato la sentenza a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti: l’ex direttore del Tg4 e l’ex agente del vip sono stati condannati a 7 anni e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici  e da qualunque incarico nelle scuole e negli uffici frequentati dai minori, mentre la ex consigliera regionale a 5 più 2.000 euro di multa. Tutti e tre gli imputati dovranno pagare le spese processuali. Lele Mora è stato condannato dai giudici del Tribunale di Milano, per tutti i reati che gli erano stati contestati dalla procura: induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile. Emilio Fede è stato invece assolto dal reato di induzione alla prostituzione minorile, ma condannato per il reato di induzione e favoreggiamento alla prostituzione. 7 anni di reclusione era anche la richiesta del procuratore aggiunto Piero Forno e il sostituto Antonio Sangermano. Il collegio ha anche rinviato in Procura gli atti di Silvio Berlusconi, per falsa testimonianza.

Gli inquirenti, secondo l'accusa, avrebbero organizzato un giro di ragazze per allietare le feste ad Arcore e "il piacere sessuale" del Cavaliere. Dei tre imputati è in aula solo Lele Mora; assenti dunque come in quasi tutte le udienze Emilio Fede e Nicole Minetti. In fondo all'aula del terzo piano del palazzo di giustizia sono presenti anche le tre parti civili, Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil. C'è da ricordare che meno di un mese fa il processo principale si era concluso con la condanna a sette anni di reclusione per Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile.

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