Vive per mesi col cadavere della compagna 80enne in casa: “Voglio assistere all’autopsia, mi manca”

L'uomo di 64 anni che ha nascosto per tre mesi il cadavere della compagna 80enne in casa, ha chiesto al pubblico ministero di poter assistere all'autopsia della donna. "Mi manca troppo, per favore", ha spiegato al pm che, ovviamente, ha respinto la sua richiesta. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il 64enne è indagato per occultamento di cadavere, ma è stata richiesta una perizia psichiatrica per verificare le sue condizioni mentali. Secondo le prime informazioni la donna sarebbe morta per cause naturali: ma i carabinieri che indagano sulla vicenda vogliono vederci chiaro e capire se per caso l'80enne percepiva redditi o pensioni e se l'uomo le prendeva al posto suo dopo il decesso. Lui sostiene di non essere a conoscenza del fatto che i decessi vanno comunicati: e ha asserito di essersi preso cura del cadavere della compagna, lavandolo e avvolgendolo in un lenzuolo. Non voleva separarsene, ha dichiarato, perché non poteva vivere senza di lei.
A chiamare i carabinieri sono stati gli inquilini del palazzo in cui viveva la coppia, in via Baccio Baldini 6, nella zona del Ponte di Ferro. Da tempo non vedevano l'anziana, ma soprattutto sentivano un odore terribile provenire dall'appartamento della coppia. Quando i militari sono arrivati, si sono trovati davanti una scena surreale: il cadavere dell'anziana steso sul divano, pulito, ben lavato, avvolto in un lenzuolo e in forte stato di decomposizione. Il compagno non si è scomposto: ha riferito di non poter vivere senza di lei e di volerle stare accanto. La salma della donna è stata portata via: sembra chiaro che si sia trattato di morte naturale, ma sarà l'autopsia effettuata sabato a chiarire le cause del decesso. Intanto la posizione dell'uomo è al vaglio.