Violentata a Villa Gordiani, centinaia nel parco oggi per il presidio di solidarietà: “Non sei sola”
Centinaia di persone hanno marciato oggi pomeriggio nel parco di Villa Gordiani per protestare contro lo stato di insicurezza che regna nel quartiere, dove una ragazza venerdì scorso è stata violentata in pieno giorno mentre faceva jogging nell'area verde alle 8 di mattina. Associazioni e comitati di quartiere sono scesi in strada oggi pomeriggio per un presidio di solidarietà all'interno del parco dove si è consumata la violenza. Già ieri i residenti avevano appeso all'ingresso del parco uno striscione con scritto "Non sei sola, il quartiere è con te".
L'aggressore non è stato ancora arrestato. A indagare sullo stupro è la Polizia di Stato, che dopo aver raccolto la testimonianza della 22enne sta visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona per vedere se l'uomo è stato ripreso in video. Per il momento, di lui nessuna traccia: la ragazza non lo conosceva. Ha raccontato di essere stata seguita mentre si stava allenando, poco prima delle 8 del mattino, di essere stata gettata a terra e violentata. Per impedirle di urlare, l'uomo le ha tappato la bocca con le mani. Poi, è fuggito. La ragazza è stata invece soccorsa e portata in ospedale per essere sottoposta alle cure dei medici. E intanto nel quartiere che circonda il parco di Villa Gordiani è scoppiata l'indignazione per l'ennesimo stupro.
Oggi il presidio alle 16 nel parco di Villa Gordiani
Associazioni e comitati di quartiere di Villa Gordiani hanno deciso di lanciare un presidio di solidarietà oggi alle 16 all'interno del parco dove si è consumata la violenza. Già ieri i residenti avevano appeso all'ingresso del parco uno striscione con scritto "Non sei sola, il quartiere è con te". L'appuntamento è stato rilanciato anche da Non Una di Meno e dalle altre realtà sociali della città di Roma. "Non accettiamo che simili atti diventino normalità – scrivono in un comunicato i comitati di Villa Gordiani – La vicinanza di questa terribile vicenda alla giornata dell' 8 marzo, per cui è proclamato lo stato di agitazione e sciopero da molte associazioni e sindacati, ci spinge a lottare con più forza contro il sistema maschilista e patriarcale, causa principale della strumentalizzazione ed oppressione della donna". Il comitato chiede poi, per "evitare passerelle elettorali", di non portare simboli di partito al presidio.