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Violenta la compagna, la colpisce più volte alla testa e la manda in ospedale: arrestato 42enne

Per la donna, una 39enne finita all’ospedale, quella con il compagno era una vita da incubo. Picchiata giornalmente, violentata e ridotta in stato di terrore perenne, ha denunciato ai carabinieri quando le succedeva in casa col 42enne. Che è stato arrestato e portato nel carcere di Rebibbia con numerose accuse.
A cura di Natascia Grbic
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Picchiata così forte da causarle numerose contusioni e ferite alla testa, violentata e mandata in ospedale. È successo a Roma, dove una donna è stata presa a calci e pugni dal compagno, un uomo di 42 anni non nuovo a questi abusi. Il fatto è avvenuto in un appartamento in zona Tiburtina, dove diverse persone avevano segnalato una violenta lite in famiglia. In tanti hanno chiamato il 112, e così è stata mandata una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza Dante per andare a vedere cosa stesse succedendo e se qualcuno fosse in pericolo. Quando sono arrivati, hanno trovato la coppia che stava litigando: lui, un 42enne, stava aggredendo la moglie. Lei, 39 anni, aveva delle vistose ferite alla testa – dove era stata colpita più volte – e al corpo e non riusciva a svincolarsi. I carabinieri li hanno separati immediatamente, in modo da levare la donna dalle grinfie del compagno, che continuava a colpirla senza sosta.

Picchia e violenta la compagna: per lei 20 giorni di prognosi

La donna è stata portata immediatamente all'ospedale Sandro Pertini, dove è stata curata dai medici e poi dimessa con una prognosi di venti giorni. Quando i carabinieri sono andati ad ascoltarla riguardo i fatti appena accaduti, la 39enne ha raccontato che quella non era la prima volta che veniva picchiata. L'uomo, inoltre, qualche giorno prima l'aveva anche violentata, ma lei non lo aveva denunciato per paura di ritorsioni. Per lui sono scattate le manette, ed è stato portato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza sessuale. Portato nel carcere di Rebibbia, adesso rimarrà a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

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