video suggerito
video suggerito

Villa Pamphili, Francis Kaufmann revoca l’incarico al suo avvocato: “Voglio difendermi da solo”

Charles Francis Kaufmann, accusato dell’omicidio della compagna Alexandra e della figlia di 11 mesi Andromeda, ha revocato il mandato al proprio avvocato sostenendo di volersi difendere da solo. Un’opzione che non è prevista dall’ordinamento italiano.
A cura di Ilaria Quattrone
287 CONDIVISIONI
Immagine

Charles Francis Kaufmann, l'uomo di 46 anni cittadino americano che è stato arrestato dopo essere fuggito in Grecia per l'omicidio della compagna Anastasi Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, avrebbe revocato l'incarico all'avvocato Carlo Ludovico Favino che lo rappresentava. Avrebbe infatti deciso di "difendersi da solo". Il 46enne al momento si trova nel carcere Rebibbia a Roma.

Perché in Italia non ci si può difendere da soli

A darne notizia è il quotidiano Il Messaggero. Sembrerebbe che Kaufmann abbia giustificato il gesto e la sua volontà di difendersi da solo, sostenendo che negli Stati Uniti "si può fare". L'opzione però non è prevista nell'ordinamento italiano: per la legge italiana infatti la difesa tecnica è sia un obbligo che un diritto imprescindibile. E infatti, appena è arrivata la revoca, la Procura – le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto procuratore Antonio Verdi – ha nominato un avvocato d'ufficio.

Kaufmann da Rebibbia: Sono innocente, il tribunale lo riconoscerà

Già negli scorsi giorni, l'uomo – che si trova detenuto in isolamento nella sezione di Psichiatria del reparto G6 di Rebibbia – aveva detto di essere innocente: "Il tribunale lo riconoscerà". Durante l'interrogatorio di fronte alla giudice per le indagini preliminari, Flavia Costantini, non ha però risposto alle domande.

Il 46enne è accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Tra le prove a suo carico, ci sarebbero anche tracce di Dna che sarebbero state trovate sul reggiseno della compagna. La donna presentava inoltre escoriazioni sulle gambe: per gli inquirenti i segni sarebbero compatibili con i segni di un trascinamento all'interno del parco dove poi è stato rinvenuto il cadavere. Potrebbe anche esserci stata una colluttazione. Ferite che, in ogni caso, stando a quanto rivelato dall'autopsia, sarebbero state riportate quando la donna era ancora viva.

287 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views