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Via Appia Antica patrimonio dell’umanità: avviata la candidatura per diventare sito Unesco

È stato avviato l’iter di candidatura della via Appia Antica per diventare uno dei beni dell’Unesco. Il ministro Franceschini: “Può diventare uno dei più grandi cammini europei.”
A cura di Beatrice Tominic
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Parte oggi l'iter di candidatura per far diventare la via Appia Antica, nel suo percorso integrale compresa la variante traianea, patrimionio dell'Umanità, iscrivendola nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco. La via Appia Antica, che attraversa metà della penisola italiana in latitudine, collega la città di Roma con quella di Brindisi, in Puglia e mostra le bellezze culturali e paesaggistiche del nostro Paese: le testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili sono ben conservate lungo l'intero tracciato e rappresentano un bene culturale eccezionale per l'Italia e per il mondo intero.

La nota del ministro Franceschini

La proposta di candidare l'Appia Antica per il patrimonio Unesco è arrivata direttamente dal ministero dei Beni Culturali. Su questa decisione si è espresso anche il ministro Dario Franceschini: "La via Appia è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio – ha dichiarato in una nota – La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei."

La via Appia Antica

Come anticipato, la via Appia Antica attraversa l'Italia da Roma a Brindisi per 120mila chilometri e, ancora oggi, è fra le più importanti strade che caratterizzano la viabilità del Mediterraneo. A tutelare, promuovere e valorizzare la candidatura all'Unesco del sito della Via Appia. Regina Viarum ci sono 74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università. L'obiettivo adesso è arrivare ad iscrivere l'Appia come "sito seriale", tipologia prevista dall’Unesco nelle Linee guida operative della Convenzione per la protezione del Patrimonio culturale e naturale del 1972.

Nel frattempo, però, sono stati disposti anche dei sopralluoghi per individuare e perimetrare i tratti dell'antica strada da presentare come componenti del sito da iscrivere perché maggiormente rappresentativi dell’Eccezionale Valore Universale del bene e rispondenti ai requisiti definiti dall’Unesco.

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