video suggerito
video suggerito

Vespe mettono in fuga una 73enne da casa sua, l’esperto: “Sempre più difficile localizzare i nidi”

Paura a Tor Bella Monaca dove è stato trovato un nido di vespe orientalis particolarmente aggressivo: gli insetti hanno messo in fuga la padrona di casa e hanno colpito gli altri condomini.
A cura di Beatrice Tominic
117 CONDIVISIONI
Il nido di vespe su cui p intervenuto Andrea Lunerti.
Il nido di vespe su cui p intervenuto Andrea Lunerti.

Un nido al terzo piano di un palazzo a Tor Bella Monaca di vespe orientalis. Questo è bastato a mettere in fuga la proprietaria dell'appartamento, una settantatreenne e a creare malcontento fra i condomini della donna.

"Gli insetti sono entrati in casa prima del nostro arrivo, così sono stati costretti a chiamare i Vigili del Fuoco. Il nido era così grande e popoloso che le vespe sono riuscite a spaventare l'intero quartiere", ha spiegato l'etologo Andrea Lunerti a Fanpage.it. Una volta sul posto, però, i pompieri avrebbe rimosso soltanto il rivestimento esterno del nido, senza svolgere alcuna operazione di messa in sicurezza.

"Quello non è il nido, ma un rivestimento che questi insetti costruiscono utilizzando legno di cellulosa e che serve a proteggere le larve più importanti, quelle delle future regine che a loro volta sfarfalleranno fra la fine di settembre e la metà di ottobre che si accoppieranno con i maschi provenienti da altre colonie per poi fondare nuove colonie il prossimo anno".

L'attività svolta a ridosso delle larve, proprio per questo, avrebbe innervosito ancora di più le vespe. "Si sono sentite minacciate quindi si sono diffuse ancora di più in maniera minacciosa nel quartiere – ha continuato – Così sono stato nuovamente contattato dal nipote della signora che mi ha fatto presente il problema non ancora risolto".

Dopo due o tre giorni Lunerti è andato a fare loro visita per eliminare il nido: "Purtroppo siamo pochi a svolgere questo genere di operazioni – ha continuato – Nel frattempo alla padrona di casa sono arrivate minacce di denuncia da parte dei vicini: il problema si è moltiplicato in breve tempo e le vespe hanno iniziato a inseguire, infastidire e a mettere a disagio chiunque nella zona".

Si è trattato di un lavoro complicato. "Nonostante la profonda conoscenza di questi insetti, anche io stesso sono stato punto da una delle api regine che quando la colonia è minacciata sono solite a sferrare degli attacchi protettivi – ha sottolineato l'etologo – è stato difficile rimuovere il nido: questa è la prova che le vespe riescono sempre più ad adattarsi ad ogni pertugio, ad ogni nascondiglio urbano, domestico, quindi mettendo sempre più in difficoltà coloro che cercano in qualche modo di rimuovere meccanicamente i nidi".

Alla fine, però, è riuscito a rimuovere il nido. "Ce l'abbiamo fatta, ancora una volta – ha poi concluso Lunerti – Io sono abbastanza orgoglioso di fare di queste missioni chiamiamole impossibili e finché il fisico me lo permetterà, continuerò a intervenire insieme alla mia compagna e collaboratrice che mi segue passo passo". E finalmente la settantatreenne è riuscita a tornare a casa sua, ritrovando la pace con i vicini.

117 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views