112 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Vaia (Spallanzani) sulla pillola antivirale Paxlovid: “Curato il primo paziente”

Il direttore sanitario dello Spallanzani Vaia ha comunicato che la pillola antivirale Paxlovid è stata somministrata al primo paziente affetto da Covid-19.
A cura di Alessia Rabbai
112 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Abbiamo somministrato al primo paziente Covid-19 la pillola antivirale Paxloid". Sono le parole del direttore sanitario dell'ospedale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Francesco Vaia, che in un'intervista rilasciata a il Corriere della Sera ha raccontato com'è andata la prima somministrazione del farmaco, per ora disponibile solo in ospedale. "Il paziente che l'ha ricevuta è un uomo di cinquantaquattro anni, affetto da patologie cardiovascolari. Ha preso le prime tre pasticche in ospedale e dovrà continuare a prenderne tre la mattina e tre la sera, per cinque giorni. Successivamente, terminata la prescrizione, dovrà farsi visitare in ambulatorio per accertarne l'efficacia e sottoporsi ad un controllo del suo stato di salute". Vaia è ottimista e spiega che le aspettative nei confronti del farmaco sono elevate perché "l’efficacia attesa è quasi del 90%". Il direttore sanitario ha ribadito al Corriere che "la pillola non sostituisce la vaccinazione contro il Covid-1, ma che è uno strumento integrativo, che può aiutare a ridurre il rischio delle ospedalizzazioni".

La differenza tra Paxloid e gli anticorpi monoclonali

A differenziare la pillola antivirale alle cure con gli anticorpi monoclonali, continua Vaia "è la modalità di somministrazione e la sua rapidità: la prima si dà al paziente per via orale e quindi più immediata, mentre i secondi si iniettano in vena con un’ora di infusione in ospedale e un'ora di osservazione del paziente che si è sottoposto alla cura. Una'altra diffezrenza è che gli antivirali sono indipendenti dalle varianti. La valutazione tra una tipologia di cura e l'altra verrà effettuata caso per caso, a seconda del quadro clinico del paziente". A ricevere per primi la pillola antivirale Paxlovid arrivata nei giorni scorsi allo Spallanzani, dov'è partito il reclutamento, saranno coloro i quali hanno contratto il virus e presentano elevati fattori di rischio, come obesità, patologie respiratorie, cardiovascolari, e pazienti oncologici e interesserà principlamente la fascia d'età tra i quaranta e i quarantanove anni, quella alla quale appartiene il maggior numero di persone non vaccinate.

112 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views