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Vaia (Spallanzani): “Giusto rimandare richiamo Pfizer, una dose copre all’80% dal virus”

Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a la Repubblica di essere favorevole al posticipo del richiamo del vaccino Pfizer, stabilito negli scorso giorni dalla Regione Lazio, su indicazione del Cts. “Capisco che per i cittadini il richiamo a 35 giorni può essere un disagio, ma è superabile se si guarda al grande obiettivo”.
A cura di Paola Palazzo
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Si al posticipo del richiamo Pfizer: la priorità è vaccinare più persone possibili con la prima dose. Lo ha dichiarato Francesco Vaia, direttore dell'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, in un'intervista rilasciata a la Repubblica. Pochi giorni fa la Regione Lazio, su indicazione del Comitato tecnico scientifico, ha stabilito che, a partire dagli appuntamenti del 17 maggio, la somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer avverrà dopo 35 giorni dalla prima, non più dopo 21. Non contenti di questa decisione, un gruppo di cittadini aveva annunciato, tramite un gruppo Facebook, un possibile ricorso al Tar contro il provvedimento."Oggi il problema è abbattere la mortalità e i contagi – ha dichiarato il direttore dello Spallanzani – Capisco che per i cittadini il richiamo a 35 giorni può essere un disagio, ma è superabile se si guarda al grande obiettivo". E questo obiettivo è far si che la maggioranza della popolazione abbia ricevuto almeno la prima dose, che da sola garantisce una protezione dal virus di ben oltre l'80%. "Sono dati –  spiega Vaia – che abbiamo da studi interni e dal confronto con i colleghi dell'ospedale Sheba di Tel Aviv". Israele è riuscito a ridurre drasticamente il numero dei contagi portando al 50% il tasso dei vaccinati con la prima iniezione. "Questo ci fa capire – ribadisce Vaia – che, anche con una dose di vaccino, è possibile non solo ridurre la mortalità, ma anche la contagiosità del virus".

Open day Astrazeneca nel Lazio per gli over 40: "Un'ottima idea, ma l'Ue chiarisca sui contratti con l'azienda"

Il direttore dello Spallanzani si è espresso anche sulla questione degli open day nel Lazio con Astrazeneca, "un'iniziativa da replicare", ma chiede più chiarezza da parte dell'Unione Europea sui problemi contrattuali con la multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese: "Non basta dire ai cittadini ‘l'Europa non rinnoverà i contratti con Astrazeneca alla fine di giugno'. Fare un'affermazione del genere determina ancora più sfiducia". Sabato 15 e domenica 16 maggio la Regione Lazio ha organizzato gli Open day del vaccino anti-Covid per gli over 40, ovvero i nati nel 1981. A tutti coloro che aderiranno alla campagna sarà inoculato il farmaco di Astrazeneca. Nei prossimi giorni saranno resi noti gli hub di somministrazione, con i relativi orari e la piattaforma per i ticket virtuali sul portale ‘SaluteLazio'. Inoltre, nei prossimi giorni, verranno aperte le prenotazioni per le vaccinazioni nelle farmacie con Johnson&Johnson per gli under 50 e quelle dal medico di famiglia per chi ha più di 40 anni. Per ora non sono previsti Open day con la somministrazione del vaccino Pfizer, le cui dosi sono terminate per tutto il mese di maggio.

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